mercoledì 10 Settembre 2025
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Incendio Campania Energia: Allarme Diossine e Contaminazione del Suolo

La devastazione dell’impianto di stoccaggio rifiuti Campania Energia a Teano (Caserta), culminata in un incendio il 16 agosto, ha generato un’emergenza ambientale caratterizzata da concentrazioni di diossine che superano di gran lunga i limiti normativi di riferimento.

La situazione, inizialmente apparentemente contenuta, ha subito una svolta inattesa, rivelando una dinamica complessa e preoccupante legata all’evoluzione del combustione e alla dispersione degli inquinanti.
Le prime fasi dell’incendio avevano favorito un effetto “camino”, che, pur innalzando le temperature, consentiva una parziale diluizione e dispersione dei fumi verso l’alto, mitigando in parte l’impatto a livello planimetrico.
Tuttavia, con la progressiva trasformazione del cumulo di rifiuti in una massa carbonizzata e la successiva formazione di piccoli focolai e braci ancora attive – una fase di “smassamento” particolarmente critica – la situazione è radicalmente mutata.
L’effetto camino si è attenuato, favorendo la concentrazione degli inquinanti a bassa quota e in un’area più ristretta.
L’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) ha prontamente reagito, intensificando il monitoraggio e installando un nuovo campionatore ad alto volume in prossimità del sito.

I risultati del primo ciclo di campionamento, aggiornati al 25 agosto, hanno restituito valori allarmanti: 286 pg/Nm3 I-TEQ (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente), un valore ben al di sopra della soglia di riferimento, pari a 0,15 pg/Nm3 I-TEQ, indicata come standard dalla comunità scientifica e derivante dai protocolli di riferimento tedeschi.
Questo divario dimostra la gravità della contaminazione atmosferica e l’impatto potenziale sulla salute pubblica e sull’ambiente.
La persistenza di questi livelli di contaminazione è ulteriormente aggravata dalle condizioni meteo-climatiche, che possono influenzare la direzione e la velocità di dispersione degli inquinanti.
L’analisi dei dati meteorologici in tempo reale è dunque cruciale per modellare la traiettoria delle nuvole di fumo e adottare misure preventive per proteggere le aree più vulnerabili.
Parallelamente al monitoraggio dell’aria, sono in corso campionamenti dei suoli agricoli circostanti, al fine di valutare l’estensione della contaminazione del suolo e l’impatto sulla filiera agroalimentare.

La presenza di diossine nel suolo può compromettere la sicurezza dei prodotti agricoli e richiedere interventi di bonifica specifici.
L’incendio di Campania Energia solleva interrogativi fondamentali sulla gestione dei rifiuti, la sicurezza degli impianti di stoccaggio e l’efficacia dei sistemi di monitoraggio ambientale.

La complessità del fenomeno, l’evoluzione imprevedibile dell’incendio e l’impatto a lungo termine sulla salute e sull’ambiente richiedono un approccio multidisciplinare, che coinvolga esperti in meteorologia, tossicologia, gestione dei rifiuti e comunicazione del rischio.

È imperativo adottare misure rigorose per prevenire il ripetersi di tali eventi e garantire la protezione dell’ambiente e della salute dei cittadini.

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