Dal 29 agosto al 7 settembre, Rieti si trasforma in un crogiolo di sapori e culture, accogliendo l’attesissima XIV edizione della Fiera Mondiale Campionaria del Peperoncino.
Più di un evento enogastronomico, si configura come un vero e proprio viaggio sensoriale, un’immersione nelle mille sfumature del peperoncino, dalla piccantezza più estrema a note sorprendentemente aromatiche.
Quest’anno, la Regione Lazio, attraverso l’Assessorato all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare, in sinergia con l’agenzia regionale Arsial, conferma il proprio impegno nella valorizzazione del patrimonio agroalimentare locale, declinandolo in un programma ricco di iniziative.
Lo spazio istituzionale dedicato non sarà mero contenitore di prodotti, ma un vero e proprio laboratorio di idee, un punto di incontro tra produttori, ricercatori, istituzioni e appassionati, finalizzato a promuovere un modello di sviluppo sostenibile e consapevole.
L’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, sottolinea come la Fiera rappresenti un’opportunità strategica per celebrare la biodiversità e l’eccellenza del Lazio, un territorio ricco di tradizioni secolari e di prodotti unici.
“La nostra regione,” afferma Righini, “è custode di un patrimonio agroalimentare inestimabile, e questo evento ci offre la possibilità di raccontarlo al mondo, supportando al contempo i nostri produttori nell’adozione di pratiche innovative e responsabili.
” L’obiettivo è chiaro: non solo promuovere i prodotti, ma anche educare il consumatore, sensibilizzandolo verso scelte alimentari più consapevoli e sostenibili, capaci di preservare la ricchezza del territorio e di garantire il futuro delle filiere locali.
Il presidente di Arsial, Massimiliano Raffa, aggiunge un ulteriore tassello, evidenziando come la Fiera del Peperoncino si configuri come “una vetrina privilegiata per illustrare la vitalità e la qualità dell’agroalimentare laziale”.
Raffa sottolinea l’importanza di creare un ponte diretto tra i produttori e i consumatori, favorendo un dialogo costruttivo e trasparente.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto “Modello Lazio”, un approccio strategico volto a creare sinergie tra istituzioni, territori e filiere, per generare valore condiviso e rafforzare la competitività del sistema agroalimentare laziale sui mercati nazionali e internazionali.
La Fiera di Rieti, dunque, non è solo una celebrazione del peperoncino, ma un’occasione per riflettere sul futuro del cibo, sull’importanza della sostenibilità e sulla necessità di valorizzare le tradizioni locali, integrandole con l’innovazione tecnologica e le sfide globali.
È un appuntamento imperdibile per chiunque voglia scoprire i segreti del gusto autentico e contribuire a costruire un sistema alimentare più giusto e consapevole.