giovedì 28 Agosto 2025
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Milano dice no: corteo contro le restrizioni e per gli spazi sociali.

Il 6 settembre, Milano si prepara a un corteo che ambisce a rappresentare una risposta corale alle crescenti restrizioni che affliggono non solo la città, ma un modello sempre più diffuso in ambito urbano nazionale.
L’iniziativa, promossa dal Leoncavallo, nasce dalle ceneri dello storico centro sociale, recentemente sgomberato dopo decenni di presenza nel cuore del quartiere.

La manifestazione non è semplicemente una protesta contro lo sgombero, ma una denuncia di un processo più ampio: la progressiva erosione degli spazi di aggregazione sociale, culturale e artistica, trasformati in zone di accesso selettivo, imprigionati in logiche di controllo e limitazione.
Si tratta di un attacco diretto all’autonomia, alla creatività e alla capacità di resilienza delle comunità.

Per preparare l’evento, è stata indetta un’assemblea pubblica il 2 settembre, alle 20:30, presso la Camera del Lavoro, un luogo simbolo di contrasto e solidarietà.
Il corteo del 6 settembre avrà inizio alle ore 14 a Porta Venezia, invitando alla partecipazione generazioni diverse e esperienze politiche eterogenee, al fine di creare un fronte comune contro le politiche restrittive.

Gli attivisti del Leoncavallo denunciano come lo sgombero sia la diretta conseguenza di un piano urbanistico che mira a rimodellare la città secondo logiche di speculazione e controllo sociale, un modello che si intende replicare altrove.

Lo sgombero, inoltre, rappresenta una vendetta nei confronti di coloro che osano contestare il potere costituito e proporre alternative.

La coincidenza con il cinquantesimo anniversario della nascita del Leoncavallo non è casuale.
Gli attivisti sostengono che l’azione del governo miri a fornire un’arma propagandistica alla destra, in particolare a Fratelli d’Italia, in vista delle prossime elezioni comunali.

Il corteo si pone quindi come atto di resistenza contro una legalità distorta, intrisa di intolleranza verso chi è considerato estraneo, marginalizzato o vulnerabile.

Una legalità che emargina e isola individui con disabilità o fragilità psicologiche, negando loro la possibilità di partecipazione e inclusione.

Parallelamente, il Comune di Milano dovrebbe pubblicare a breve le linee guida per il bando di concessione dell’immobile di via San Dionigi, una potenziale nuova sede per il centro sociale.
Questa prospettiva, sebbene positiva, non attenua la gravità della situazione e la necessità di una risposta collettiva e determinata.
La battaglia per la riappropriazione degli spazi pubblici e per la difesa della libertà di espressione resta aperta, e il corteo del 6 settembre rappresenta un tassello fondamentale in questa lotta.

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