La Regione Toscana ha esteso il divieto di combustione dei residui vegetali agricoli e forestali, inizialmente previsto per il 31 agosto, fino al 21 settembre.
Questa decisione, motivata da una crescente preoccupazione per l’incendio boschivo, riflette un quadro meteorologico complesso e un rischio elevato che persiste nonostante i recenti fenomeni perturbativi.
L’estensione del divieto non è una misura precauzionale isolata, ma si inserisce in un contesto più ampio di gestione del rischio incendio, particolarmente critico in una regione come la Toscana, caratterizzata da un paesaggio frammentato e vulnerabile, con ampie aree boschive e colture agricole che producono biomassa combustibile.
Le previsioni a medio termine, elaborate dal Consorzio Lamma, indicano la probabile riaffermazione di condizioni atmosferiche favorevoli all’innesco e alla propagazione degli incendi: temperature elevate, assenza di precipitazioni significative e una crescente umidità relativa del suolo, che seppur ridotta, favorisce la rapida diffusione delle fiamme.
Il ritorno di un anticiclone, benché non ancora confermato al 100%, accresce ulteriormente l’allarme.
Il regolamento forestale regionale, in questo periodo di elevata pericolosità, impone restrizioni stringenti, non limitandosi solo al divieto di abbruciamento.
Qualsiasi attività che possa generare scintille, come l’accensione di fuochi, è severamente proibita, con l’eccezione di limitate situazioni: la cottura di cibi in bracieri o barbecue situati in aree domestiche o pertinenze, e l’utilizzo di aree attrezzate specificamente designate.
Anche in queste circostanze, l’aderenza scrupolosa alle disposizioni regolamentari è obbligatoria.
La possibilità di deroghe, per attività come campeggi temporanei o spettacoli pirotecnici, rimane aperta, ma subordinata all’autorizzazione preventiva dell’ente competente sul territorio.
Tali autorizzazioni includono obbligatoriamente l’imposizione di rigide prescrizioni e precauzioni, volte a minimizzare i rischi di innesco.
L’implementazione di sistemi di monitoraggio avanzati, come sensori di temperatura e umidità, e l’incremento dei controlli sul territorio da parte delle forze dell’ordine e delle squadre antincendio, sono elementi cruciali per la prevenzione e la gestione degli eventi critici.
La Regione Toscana, sensibilizzando la popolazione, ribadisce che la violazione delle norme di prevenzione comporta l’applicazione di sanzioni amministrative e penali.
La collaborazione dei cittadini è fondamentale: si invita a segnalare prontamente qualsiasi focolaio sospetto ai numeri verdi 800425425 (Sala Operativa Regionale) o al Numero Unico di Emergenza 112.
La prevenzione degli incendi boschivi non è solo una responsabilità istituzionale, ma un dovere civico che coinvolge l’intera comunità, proteggendo un patrimonio naturale inestimabile e garantendo la sicurezza di tutti.