martedì 2 Settembre 2025
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Comune di Bari

Droni nelle carceri pugliesi: allarme sicurezza e richieste di intervento

L’infiltrazione di dispositivi aerei non autorizzati nei contesti carcerari pugliesi, in particolare nella provincia di Foggia, sta configurando una sfida sempre più complessa per la sicurezza e l’ordine penitenziario, richiedendo una risposta strategica e strutturale a livello governativo.

Recentemente, un drone intento a introdurre sostanze stupefacenti e dispositivi di comunicazione illegali nel carcere di Foggia è stato intercettato e neutralizzato tempestivamente dagli agenti della polizia penitenziaria.

Questo episodio si inserisce in un quadro allarmante che ha visto, pochi giorni prima, la scoperta di un consistente quantitativo di droga e altri materiali proibiti sui tetti delle strutture detentive di San Severo.
L’ipotesi più plausibile è che questi materiali siano stati abbandonati durante una manovra fallita di un drone, evidenziando la crescente sofisticazione delle tecniche utilizzate per eludere i controlli.
Il segretario regionale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Osapp), Rocco Gesualdi, denuncia una situazione di profonda carenza strutturale e organizzativa che affligge l’intero sistema penitenziario regionale.

Non si tratta di un problema isolato, ma di una manifestazione di una gestione complessiva disfunzionale, che rende vulnerabili gli istituti penali.
Gesualdi sollecita un intervento governativo urgente e mirato, che vada oltre le semplici misure emergenziali, riconoscendo la necessità di protocolli e risorse straordinarie.

Il segretario generale aggiunto, Pasquale Montesano, rafforza questa richiesta, focalizzandosi sull’inadeguatezza del personale.
L’incremento degli organici, con priorità per Puglia e Foggia, è ritenuto imprescindibile per garantire una sorveglianza efficace e reattiva.
Montesano propone l’istituzione di un tavolo di confronto permanente tra governo e rappresentanti del corpo di polizia penitenziaria.

Questo forum dovrebbe essere dedicato a un’analisi approfondita e a un dibattito costruttivo su temi cruciali come la riforma della giustizia penale, l’ottimizzazione degli organici, l’adeguamento delle attrezzature tecnologiche e, ineludibilmente, il problema del sovraffollamento carcerario, fattore che aggrava notevolmente le difficoltà operative e la sicurezza degli agenti.
La crescente sofisticazione dei tentativi di contrabbando attraverso l’utilizzo di droni impone, dunque, un approccio proattivo e multidisciplinare, che integri misure tecnologiche avanzate, formazione specializzata per il personale e un costante aggiornamento delle procedure operative.

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