lunedì 1 Settembre 2025
24.6 C
Rome

Pagamenti digitali: frodi in aumento, la Banca d’Italia risponde

La digitalizzazione dei pagamenti, sebbene portatrice di innegabili vantaggi in termini di velocità ed efficienza, ha amplificato esponenzialmente il rischio di frodi, trasformando il panorama dei pagamenti in un campo di battaglia tra banche, istituzioni e malintenzionati.
La Banca d’Italia, consapevole della crescente sofisticazione delle tecniche di *social engineering* impiegate dai frodatori, ha intensificato il suo impegno nella prevenzione e nell’educazione finanziaria, affiancando l’evoluzione normativa europea con una serie di iniziative mirate.
Un pilastro fondamentale per la sicurezza dei pagamenti è stato l’introduzione dell’autenticazione forte del cliente (SCA), disciplinata dalla Payment Services Directive 2 (PSD2) del 2015.
Questa misura, che impone l’utilizzo di almeno due fattori di autenticazione diversi (qualcosa che si sa, qualcosa che si possiede e qualcosa che si è), ha significativamente innalzato la soglia di accesso non autorizzato ai conti correnti.

Tuttavia, l’evoluzione delle tecniche di frode richiede un continuo aggiornamento delle misure di sicurezza.
Il prossimo pacchetto di misure europee, in fase di adozione, rafforzerà i meccanismi di monitoraggio a carico delle banche, obbligandole a identificare e sospendere tempestivamente operazioni sospette.

Questa sospensione, in attesa di conferma da parte del cliente, rappresenta un importante deterrente contro i tentativi di frode.

Un ulteriore livello di protezione è rappresentato dall’obbligo di verifica dell’esattezza dei dati identificativi (IBAN e nome del beneficiario) prima dell’esecuzione di qualsiasi bonifico in euro.
Questa misura, già vigente per i bonifici istantanei, mira a prevenire errori o tentativi di *phishing* sofisticati, in cui i criminali intercettano e alterano le istruzioni di pagamento.
Parallelamente, la Banca d’Italia ha definito un chiaro riparto delle responsabilità tra istituti finanziari e clienti, tutelando quest’ultimi da perdite derivanti da operazioni fraudolente non autorizzate e prive di colpa grave.

Questo meccanismo di protezione offre un importante salvaguardia per i cittadini, riducendo l’impatto economico e psicologico delle truffe.
L’educazione finanziaria assume un ruolo cruciale in questo scenario.
La Banca d’Italia ha lanciato numerose iniziative per aumentare la consapevolezza dei rischi e promuovere comportamenti prudenti.
Le guide in parole semplici, disponibili sui siti web degli istituti finanziari, forniscono istruzioni pratiche per la prevenzione delle frodi.

Il sito “L’economia per tutti” offre contenuti divulgativi e approfondimenti che spiegano le misure di protezione in modo chiaro e accessibile.

Ma l’educazione finanziaria non si limita alla mera conoscenza delle procedure di sicurezza.
Essa implica anche la capacità di interpretare correttamente le comunicazioni, riconoscere le tecniche di manipolazione e valutare criticamente le opportunità di investimento.

La capacità di discernere una proposta legittima da una truffa, un’offerta vantaggiosa da una trappola, è la miglior difesa contro i malintenzionati.

Infine, la Banca d’Italia ha il compito di vigilare sul rispetto delle normative relative ai pagamenti non autorizzati e di fornire un punto di contatto per la risoluzione delle controversie tra clienti e banche.
In caso di truffa, è possibile presentare un esposto e beneficiare dell’intervento dell’Arbitro Bancario Finanziario, che facilita la comunicazione e la ricerca di una soluzione equa.

L’Arbitro Bancario Finanziario ha dimostrato la sua efficacia, risolvendo positivamente la maggioranza dei casi presentati.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -