Il cambiamento climatico sta avendo un impatto sempre più evidente sull’Italia, con il Nord del Paese che si riscalda in modo significativo e registra una diminuzione delle precipitazioni. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante per le coltivazioni agricole, soprattutto nel Sud, dove la siccità mette a rischio la produzione di alimenti fondamentali per la dieta mediterranea. I dati diffusi da Greenpeace Italia e da esperti del settore evidenziano come gli inverni siano diventati sempre più caldi, con un aumento medio della temperatura invernale di quasi 1,5°C a livello nazionale negli ultimi 40 anni.Le regioni del Nord Ovest e del Nord Est sono quelle che hanno registrato i maggiori incrementi termici, con punte di quasi 2°C. Inoltre, l’andamento delle precipitazioni mostra una diminuzione significativa nel resto del Paese rispetto alla media degli ultimi decenni, con una riduzione ancora più marcata al Sud e nelle Isole. Il 2022 è stato l’anno più siccitoso, con il Nord Ovest che ha subito una drastica riduzione delle piogge.Questa situazione ha portato a un impoverimento dei suoli italiani in termini di disponibilità d’acqua, ad eccezione della Valle d’Aosta. La Sicilia ha visto una diminuzione dell’acqua nei suoli superficiali superiore al 2% rispetto al trentennio precedente, mentre anche Puglia e Calabria hanno registrato cali superiori all’1%. È necessario affrontare con urgenza questa emergenza climatica per preservare le risorse naturali e garantire la sicurezza alimentare per le generazioni future.
Impatto del cambiamento climatico sull’Italia: Nord in riscaldamento, Sud a rischio siccità.
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