sabato 6 Settembre 2025
27.8 C
Comune di L'Aquila

Patate del Fucino: allarme prezzi e sfida al Made in Italy

La campagna pataticola 2025 nell’Abruzzo del Fucino si presenta come un campanello d’allarme per l’intero settore agricolo nazionale.

Una combinazione letale di eventi climatici anomali, che hanno alternato periodi di siccità prolungata a fenomeni meteorologici estremi, ha compromesso significativamente i raccolti, innescando un crollo dei prezzi che mette a rischio la sostenibilità economica delle aziende agricole locali.
Alfonso Raffaele, presidente provinciale di Coldiretti L’Aquila, descrive una situazione di profonda difficoltà, aggravata da dinamiche di mercato complesse e iniquità strutturali.
L’esordio della campagna aveva generato aspettative positive, ma le quotazioni all’origine si sono rapidamente contratte, precipitando da 30 centesimi al chilo a un valore compreso tra i 15 e i 20 centesimi, a seconda della qualità del prodotto.
Questa flessione è direttamente collegata alla pressione esercitata dalla concorrenza europea, in particolare dalla Francia, che vanta una produzione più abbondante e costi di produzione inferiori.

L’abbattimento dei prezzi non è solo una questione di maggiore offerta, ma riflette una dinamica più ampia di competizione sleale.
L’abbondanza di patate provenienti dall’estero, spesso immesse sul mercato italiano come se fossero di origine locale, crea una distorsione significativa che danneggia i produttori abruzzesi.

Questa pratica, che Coldiretti intende perseguire legalmente qualora venisse accertata, sottrae risorse economiche e opportunità al tessuto agricolo del territorio.

La vicenda sottolinea una carenza di consapevolezza e valorizzazione del “Made in Italy”.
Nonostante la riconosciuta qualità e le peculiarità organolettiche delle patate del Fucino, il prodotto locale fatica a competere con le importazioni, spesso vendute a prezzi inferiori grazie a sussidi o minori costi di produzione.

La necessità è quella di rafforzare l’identità del prodotto abruzzese, promuovendone la storia, le tecniche di coltivazione e le caratteristiche uniche.

Le realtà associative come l’Ampp (Associazione Marsicana Produttori di Patate) e il Consorzio di tutela Igp Patata del Fucino svolgono un ruolo cruciale in questo processo, ma richiedono un supporto maggiore da parte delle istituzioni e dei consumatori.
È fondamentale promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione che mettano in risalto i benefici derivanti dall’acquisto di prodotti locali, non solo in termini di qualità e sicurezza alimentare, ma anche in termini di sostegno all’economia locale e alla salvaguardia del paesaggio.
Il Fucino, con la sua estesa e fertile piana, rappresenta un importante polo produttivo per l’Abruzzo, contribuendo con oltre 2,2 milioni di quintali prodotti su circa 3.500 ettari coltivati.

La modernità delle aziende agricole, superando le 1.500 unità, testimonia l’impegno verso l’innovazione e l’efficienza, ma non basta a compensare le conseguenze delle crisi strutturali e degli eventi climatici estremi.

La sopravvivenza di questo patrimonio agricolo dipende dalla capacità di reagire con determinazione, unendo le forze di produttori, istituzioni e consumatori per costruire un futuro più equo e sostenibile.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -