Nel mese di maggio 2024, l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha reso noti i dati relativi all’andamento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività. Secondo quanto comunicato, si è registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’0,8% su base annua, confermando così le stime preliminari. Tuttavia, si sono evidenziate alcune variazioni significative in diversi settori dell’economia. Ad esempio, i servizi legati all’accoglienza e alla ristorazione hanno registrato un incremento del 1,4% rispetto al mese precedente e del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche i trasporti hanno subito variazioni interessanti, con un aumento del 2,5% su base annua ma una diminuzione dello 0,5% rispetto al mese precedente. Analogamente, i servizi ricreativi hanno evidenziato un aumento del 1,0% rispetto al mese precedente e del 2,5% su base annua.Inoltre, è stata confermata la stima preliminare dell’Indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), che ha registrato un incremento dello 0,2% su base mensile e dell’0,8% su base annua. È interessante notare che l'”inflazione di fondo”, escludendo energia e alimentari freschi, ha mostrato una decelerazione rispetto ai mesi precedenti. Allo stesso modo anche l’inflazione esclusivamente legata ai beni energetici è passata dal +2,1% al +2%.Per quanto riguarda l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), si è osservata una variazione dello 0,2% su base mensile e dell’0,8% su base annua. Inoltre il cosiddetto “carrello della spesa” ha rallentato il proprio tasso di crescita tendenziale passando dal +2,3% di aprile all’+1,% di maggio. Anche i prodotti ad alta frequenza d’acquisto hanno subito una lieve diminuzione nella crescita da aprile a maggio.Questi dati offrono uno spaccato interessante sull’andamento dei prezzi al consumo nel contesto economico attuale e forniscono elementi utili per valutare le dinamiche inflazionistiche nel Paese.
Andamento prezzi al consumo maggio 2024: lieve aumento conferma stime preliminari, variazioni settoriali evidenti. Inflazione contenuta, spesa familiare in rallentamento.
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