mercoledì 10 Settembre 2025
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Potenza

Melfi, Stellantis: un piano industriale cruciale per il futuro.

La transizione in atto nel panorama industriale automobilistico italiano pone lo stabilimento Stellantis di Melfi al centro di un’attesa cruciale.
L’introduzione del nuovo piano industriale, attesa per l’inizio del prossimo anno e che vedrà la presentazione da parte del nuovo amministratore delegato, Filosa, rappresenta un punto di svolta potenziale.

La Fismic Basilicata, attraverso la voce del segretario Pasquale Capocasale, esprime un’aspettativa ben precisa: non si tratta solo di una revisione dei modelli in produzione, ma di una profonda riprogettazione strategica delle motorizzazioni offerte.

La realtà odierna vede i veicoli Stellantis penalizzati sul mercato per una disponibilità limitata di motorizzazioni, in particolare quelle tradizionali, che continuano a dominare le preferenze dei consumatori europei.
La necessità di ampliare l’offerta propulsiva, reintroducendo attivamente le motorizzazioni diesel – ancora rilevanti per una significativa porzione del mercato – si impone come priorità assoluta.

Questa carenza strategica, se non colmata tempestivamente, rischia di compromettere la competitività dello stabilimento e la sua capacità di rispondere efficacemente alle esigenze del mercato.
Sebbene le tecnologie ibride plug-in e completamente elettriche stiano attraversando una fase di rallentamento, con possibili ulteriori riduzioni di appeal, è fondamentale considerare che le perdite di quota di mercato subite da Stellantis negli ultimi due anni sono in larga parte attribuibili alla carenza di motorizzazioni termiche e alle incertezze legate all’adozione di modelli innovativi.
Questo dato evidenzia un paradosso: l’innovazione tecnologica, pur essendo un obiettivo imprescindibile, non può prescindere dalla capacità di soddisfare le esigenze immediate e consolidate del mercato.
L’assegnazione di quattro nuovi modelli allo stabilimento di Melfi, con l’avvento della DS7, la gamma Lancia e la potenziale integrazione della nuova Alfa Romeo Tonale (basata sulla piattaforma STLA di Melfi), rappresenta un segnale positivo per il futuro.

Tuttavia, questa opportunità può essere pienamente realizzata solo attraverso un’offerta propulsiva diversificata e flessibile, che comprenda non solo motorizzazioni termiche, ma anche soluzioni mild hybrid, plug-in e veicoli elettrici a batteria (BEV).

Un approccio integrato e bilanciato, capace di cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie senza abbandonare le soluzioni consolidate, è l’unico modo per riconquistare quote di mercato e garantire la tutela dell’occupazione, assicurando al contempo la sostenibilità a lungo termine dello stabilimento e dell’intera filiera industriale italiana.

La sfida è complessa, ma la posta in gioco è troppo alta per permettere passi falsi.

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