martedì 2 Settembre 2025
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Napoli

San Carlo: nuova indagine su compensi e masterclass

La questione relativa alla gestione finanziaria della Fondazione Teatro San Carlo è oggetto di un’ulteriore e significativa amplificazione nell’indagine avviata dal consigliere comunale Catello Maresca, che ha integrato l’esposto precedentemente presentato alla Procura della Repubblica di Napoli e alla Procura regionale della Corte dei Conti.

L’iniziativa non si configura come una semplice rettifica, ma come un approfondimento sistematico, alimentato da nuove evidenze e volto a disarticolare potenziali schemi di elusione normativa.

L’integrazione all’esposto originario si concentra sull’analisi di pratiche gestionali che potrebbero aver distorto i limiti retributivi stabiliti dal D.
M.

del 28 febbraio 2006, trasformando attività di docenza e masterclass – intrinsecamente funzionali alla crescita artistica e formativa – in strumenti potenzialmente finalizzati all’incremento artificiale dei compensi erogati agli artisti.

L’ipotesi è quella di un’architettura complessa, in cui queste attività, pur necessarie per il rilancio del teatro e la sua vocazione formativa, vengono utilizzate per aggirare i vincoli imposti dalla legge, attraverso un’articolazione contabile che merita un esame puntuale.
L’indagine si estende alla verifica della effettiva realizzazione di tali attività, ponendo l’attenzione sulla coerenza tra la documentazione presentata e l’effettivo svolgimento delle masterclass.

Inoltre, emergono elementi di potenziale irregolarità nelle modalità di pagamento, in particolare per quanto riguarda i trasferimenti di ingenti somme verso conti correnti all’estero, a favore di artisti stranieri, sollevando interrogativi circa la loro residenza fiscale e la regolarità delle loro posizioni fiscali in Italia.

L’analisi spazia dalla verifica della conformità dei compensi corrisposti alla verifica della reale esecuzione delle attività di docenza dichiarate, fino al controllo della regolarità delle modalità di pagamento, in particolare quelle effettuate tramite conti esteri.
Un punto cruciale sollevato da Maresca riguarda il ruolo della direzione artistica, con riferimento a rimborsi spese eccessivi, incarichi esterni potenzialmente incompatibili e una presunta mancanza di trasparenza nella selezione di artisti e agenzie coinvolti nella programmazione teatrale.

Si ipotizza, quindi, una gestione poco trasparente che potrebbe aver favorito posizioni personali a scapito dell’interesse pubblico, compromettendo l’imparzialità e l’equità delle scelte artistiche.

L’obiettivo primario di questo approfondimento investigativo è duplice: da un lato, accertare l’eventuale sussistenza di responsabilità amministrative, contabili o addirittura penali; dall’altro, salvaguardare la reputazione e la sostenibilità di un’istituzione di tale prestigio, che rappresenta un pilastro fondamentale del patrimonio culturale nazionale.
Si tratta di tutelare non solo il Teatro San Carlo in sé, ma anche i valori di legalità, trasparenza e correttezza che devono guidare la gestione delle risorse pubbliche.
L’azione di Maresca si configura come un atto di responsabilità civica, volto a garantire che un’eccellenza come il Teatro San Carlo possa continuare a svolgere il suo ruolo di custode della cultura e di motore di sviluppo sociale ed economico per la città di Napoli e per l’Italia intera, operando in un contesto di massima trasparenza e legalità.
La speranza è che questa indagine possa portare a una revisione dei processi gestionali, rafforzando la governance del teatro e restituendo alla comunità un’istituzione virtuosa e proiettata verso il futuro.

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