A trent’anni dalla scomparsa di Sergio Atzeni, la città di Cagliari si appresta a onorare la sua memoria attraverso un ciclo di eventi pensati per riannodare il filo della sua opera, interrogandone l’attualità e la risonanza.
L’iniziativa si apre sabato 6 settembre con il solenne atto di intitolazione del Piccolo Auditorium di piazzetta Dettori, un luogo simbolo che accoglierà la riflessione sulla figura di uno scrittore che, pur radicato nella sua terra, ha saputo dialogare con l’intero panorama culturale italiano ed europeo.
Sergio Atzeni, autore di una voce originale e profondamente innovativa, ha rappresentato una frattura rispetto alle narrazioni convenzionali sull’Isola.
Non si è limitato a decantare un’immagine folkloristica, ma ha sondato le ferite profonde, le contraddizioni e le aspirazioni di una società in trasformazione.
Si è definito sardo, italiano, europeo, non come appartenenze separate, ma come dimensioni interconnesse di un’identità complessa e in continua evoluzione.
Il suo sguardo, acuto e lucido, ha indagato le dinamiche del potere, le disuguaglianze sociali, la perdita delle tradizioni e l’esilio, fisico e interiore, con una prosa densa di simbolismi e una sensibilità acuta.
La serata inaugurale, “Sulla terra leggeri – Sergio Atzeni 30 anni dopo”, vedrà la partecipazione del sindaco Massimo Zedda e dell’assessora regionale alla Cultura, Ilaria Portas, e si articolerà in diverse sezioni.
Si partirà dalle testimonianze della famiglia e degli amici d’infanzia, figure che illumineranno gli esordi e le prime influenze dello scrittore, offrendo spunti inediti sulla sua formazione intellettuale.
Seguiranno suggestioni musicali originali di Moses Concas, le cui composizioni si prefiggono di evocare l’atmosfera malinconica e sospesa che pervade l’opera di Atzeni.
Il culmine della serata sarà rappresentato dallo spettacolo teatrale “Sono cresciuto a Babele”, interpretato da Giovanni Carroni, un’opera che incarna perfettamente la capacità di Atzeni di mescolare realismo e surrealtà, di scavare nell’animo umano con coraggio e compassione.
Il percorso celebrativo non si esaurirà con la prima serata.
Il 7 ottobre, lo spettacolo di Carroni verrà replicato nella sala M1 del Teatro Massimo, destinato agli studenti delle scuole di Cagliari e del suo entroterra, al fine di sensibilizzare le nuove generazioni all’importanza dell’eredità letteraria di Atzeni.
Il 15 ottobre, Elena Pau offrirà un reading letterario dedicato agli studenti del liceo Siotto, un’occasione per avvicinare i giovani ai testi originali dello scrittore.
Infine, il liceo Siotto ospiterà tre seminari di formazione per docenti, curati da Gigliola Sulis, con l’obiettivo di fornire strumenti interpretativi per affrontare l’opera di Atzeni in classe, stimolando la ricerca e la riflessione critica.
Questo ciclo di eventi rappresenta dunque un’opportunità unica per riscoprire e approfondire la figura di Sergio Atzeni, uno scrittore che ha saputo raccontare la sua terra, l’Italia e l’Europa con uno sguardo originale e profondo, lasciando un’impronta indelebile nel panorama culturale contemporaneo.