martedì 2 Settembre 2025
26.7 C
Cagliari

PD Sardegna: Cambia la guida, Lai in pole position

La leadership del Partito Democratico in Sardegna si appresta a una fase di transizione significativa, con l’imminente avvicendamento alla guida del partito.

Dopo due anni caratterizzati dalla presidenza di Piero Comandini, la sua successione dovrebbe concretizzarsi entro la fine di settembre, aprendo un nuovo capitolo per la sezione locale del partito.
L’attenzione si concentra sulla figura del deputato sassarese Silvio Lai, già segretario tra il 2009 e il 2014, la cui candidatura emerge come favorita nell’ambito delle primarie dem.
L’accordo che sancisce questo passaggio generazionale e di responsabilità appare ormai consolidato, rafforzato dall’elezione di Comandini alla presidenza del Consiglio regionale, avvenuta nell’aprile 2024.
Questa nuova posizione istituzionale di Comandini, unita alla necessità di coesione interna, suggerisce un tentativo di allargamento della maggioranza che lo ha sostenuto, sebbene le dinamiche correntizie rimangano un elemento intrinseco alla struttura del PD sardo.

L’assemblea del partito, formalmente convocata dal presidente uscente Giuseppe Meloni – figura chiave anche nella giunta Todde in qualità di assessore alla Programmazione – dovrebbe riunirsi tra il 12 e il 19 settembre.
Anche Meloni, a sua volta, è in procinto di lasciare l’incarico, aprendo un vivace dibattito sui possibili sostituti, con due nomi provenienti dal nord Sardegna che si contendono la successione: Gavino Manca, con un solido background da consigliere regionale, e Ivana Russu, consigliera comunale di Olbia e candidata regionalista di spicco nelle ultime elezioni.

Prima dell’assemblea, si preannuncia una direzione politica cruciale, richiesta esplicitamente dalle correnti della sinistra democratica che avevano contribuito con il 15% dei voti all’elezione di Comandini.
Questa direzione dovrà navigare tra le diverse anime del PD sardo, che si articolano in una complessa rete di posizionamenti ideologici e aspirazioni politiche.
Oltre alla sinistra guidata da Tore Cherchi, si delineano le aree riconducibili agli ex renziani di Gavino Manca (che include lo stesso Comandini), i socialdemocratici con riferimenti ad Andrea Orlando e Siro Marrocu, i lettiani rappresentati da Marco Meloni e Camilla Soru (recentemente segnati da una frammentazione interna nell’area cagliaritana) e i riformisti di Antonello Cabras, all’interno dei quali si colloca anche Silvio Lai.

Resta al di fuori di questo schema l’area politica legata a Paolo Fadda, rappresentata in Consiglio regionale da Salvatore Corrias.

Sebbene politicamente distaccata, questa area potrebbe, inaspettatamente, esprimere un voto a favore di Lai nell’assemblea, a testimonianza della complessità e delle variabili che caratterizzano il panorama politico sardo e il processo di rinnovamento della leadership democratica.
La sfida ora è quella di costruire una leadership condivisa e inclusiva, capace di interpretare le istanze del territorio e di proiettare il PD sardo verso un futuro di crescita e rinnovamento.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -