La riapertura, parziale e temporanea, del tratto autostradale A26 Genova-Gravellona Toce, compreso tra l’innesto con l’autostrada A10 e Masone in direzione nord, ha segnato la conclusione di una complessa emergenza.
L’evento, scaturito da un impatto violento tra due veicoli pesanti con conseguente incendio, ha richiesto un intervento coordinato e prolungato.
La società Autostrade per l’Italia, concessionaria della tratta, ha comunicato la riapertura alle ore 20:15, specificando l’installazione di un cantiere provvisorio finalizzato al ripristino della sede stradale.
Il traffico, in questa fase, transita su una sola corsia, segnalando una significativa riduzione della capacità di flusso.
L’incidente ha generato un impatto ben più ampio della sola A26, riversandosi sull’A10 Genova-Savona, dove si sono formate code di ingente lunghezza, raggiungendo i 6 chilometri tra Arenzano e il collegamento con l’A26 Voltri-Gravellona Toce in direzione Genova.
Questa congestione testimonia la vulnerabilità del sistema viario e l’effetto domino che tali eventi possono generare su reti complesse come quella autostradale.
La gravità dell’incidente ha mobilitato un vasto dispositivo di soccorso.
Oltre ai sanitari e ai meccanici, i vigili del fuoco hanno svolto un ruolo cruciale nel controllo e spegnimento delle fiamme, mentre le pattuglie della polizia stradale hanno garantito la gestione della viabilità e la sicurezza dei presenti.
Il personale della Direzione Primo Tronco di Genova di Aspi, dimostrando un approccio orientato all’assistenza degli utenti, si è prodigato nella distribuzione di acqua potabile, alleviando il disagio causato dalle lunghe attese.
Tuttavia, la riapertura rappresenta solo una fase transitoria.
La comunicazione di Aspi precisa che, a partire dalle ore 23:00, il tratto autostradale sarà nuovamente chiuso per consentire l’esecuzione delle operazioni di bonifica completa e il ripristino integrale delle condizioni di sicurezza e viabilità.
Questo implica la rimozione dei detriti, la verifica strutturale dell’asfalto e delle opere d’arte, e la messa in sicurezza del tratto autostradale, in modo da garantire la massima protezione degli utenti.
La ripresa del traffico in condizioni normali richiederà quindi ulteriori interventi specialistici e un’ulteriore chiusura programmata, evidenziando la complessità della gestione di emergenze su infrastrutture autostradali vitali per la mobilità regionale e nazionale.
L’evento sottolinea, infine, l’importanza di una pianificazione accurata delle emergenze e di una comunicazione trasparente con gli utenti, al fine di mitigare l’impatto di tali eventi sul flusso dei trasporti.