sabato 6 Settembre 2025
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Comune di L'Aquila

Abruzzo, scuole 2025/26: meno studenti, più opportunità.

L’avvio dell’anno scolastico 2025/2026 in Abruzzo segna un’ulteriore tappa in un contesto demografico in profonda trasformazione.

Con 158.432 studenti attesi sui banchi a partire dal 15 settembre, si assiste a una progressiva contrazione della popolazione scolastica, un trend già manifestatosi negli anni precedenti.

La diminuzione di circa 2.400 alunni rispetto all’anno precedente si riflette in una riduzione della densità media per classe, attestandosi al di sotto della soglia dei 19 studenti, aprendo prospettive inedite per una didattica più personalizzata e attenta alle esigenze individuali.
La distribuzione degli studenti nelle quattro province abruzzesi – Chieti (45.348), L’Aquila (34.011), Pescara (42.064) e Teramo (37.009) – evidenzia una disomogeneità territoriale che richiede strategie mirate per garantire pari opportunità di accesso all’istruzione, soprattutto nelle aree più marginali.
Analizzando i diversi ordini di scuola, emerge la rilevanza del settore della scuola dell’infanzia (22.936), fondamentale per lo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini, seguita dalla primaria (46.977), le secondarie di primo grado (32.425) e le scuole superiori (56.094).
Un elemento di significativa evoluzione è rappresentato dall’aumento costante degli studenti con disabilità, un indicatore di una maggiore consapevolezza e inclusività del sistema scolastico abruzzese.

Questi 8.461 studenti potranno contare sul supporto di un corpo docente di sostegno composto da 7.711 insegnanti, testimonianza dell’impegno regionale a promuovere un’istruzione equa e accessibile a tutti.

La presenza di un numero così elevato di studenti con disabilità pone l’imperativo di investire ulteriormente nella formazione specialistica dei docenti e nell’adeguamento delle infrastrutture scolastiche.
L’anno scolastico in corso è caratterizzato dall’inserimento in ruolo di 749 nuovi docenti a tempo indeterminato, frutto anche della conclusione delle 21 procedure concorsuali previste dal Pnrr 2.

Questa iniezione di risorse umane fresche e motivate contribuisce a rinnovare il tessuto educativo regionale.

La completa copertura dei posti di lavoro, garantita con puntualità, sottolinea l’efficienza dell’organizzazione scolastica abruzzese.
Un aspetto particolarmente significativo è l’introduzione della continuità didattica sul sostegno, un intervento che mira a stabilizzare il percorso educativo degli studenti con disabilità, minimizzando le interruzioni e favorendo la creazione di relazioni di fiducia tra studenti, famiglie e insegnanti.

Allo stesso tempo, l’avvio di 15 nuovi percorsi nella filiera tecnologico-professionale 4+2 risponde alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione, offrendo agli studenti competenze specifiche e sbocchi professionali concreti.

Questi percorsi integrati rappresentano un investimento strategico per il futuro del territorio abruzzese.
Come sottolinea il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Massimiliano Nardocci, la sfida demografica è una realtà che richiede un approccio proattivo e innovativo.

La diminuzione del numero di studenti non deve tradursi in una riduzione delle opportunità, ma piuttosto in un’occasione per rafforzare la qualità dell’istruzione, promuovendo una scuola sempre più inclusiva, orientata all’innovazione e profondamente radicata nel territorio.
L’obiettivo è costruire un sistema scolastico resiliente, capace di adattarsi alle trasformazioni sociali ed economiche, e di formare cittadini responsabili e preparati per le sfide del futuro.

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