Le proteste in Kenya continuano a infiammarsi nonostante il governo abbia deciso di fare marcia indietro e ascoltare le richieste dei giovani, ritirando la legge finanziaria che ha scatenato le manifestazioni violente della scorsa settimana. L’assalto al parlamento di Nairobi, che è stato incendiato durante gli scontri, ha causato la morte di almeno sei persone e ha evidenziato la crescente tensione sociale nel paese. Le richieste dei manifestanti vanno oltre la semplice revoca della legge contestata, chiedendo riforme strutturali per affrontare problemi più ampi legati alla corruzione, alla disuguaglianza economica e alla mancanza di opportunità per i giovani. Il governo si trova ora ad affrontare una crisi politica senza precedenti, con la necessità di trovare soluzioni concrete per calmare le acque agitate della società keniota.
Proteste in Kenya: governo cede alle richieste dei giovani, ma la tensione sociale aumenta
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