venerdì 5 Settembre 2025
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Agricoltura Altoatesina: Luci e Ombre tra Sfide e Opportunità

L’economia agricola altoatesina si presenta in un quadro complesso, segnato da luci e ombre, come emerge dall’analisi estiva del Barometro dell’economia dell’Ire della Camera di Commercio di Bolzano.

Un clima di fiducia, seppur temperato, pervade il settore, riflettendo la resilienza e l’adattabilità delle imprese agricole locali di fronte a sfide globali e dinamiche di mercato in continua evoluzione.

La frutticoltura, pilastro fondamentale dell’economia provinciale, trae beneficio da una stagione di commercializzazione 2024/25 che si rivela favorevole.
I consorzi di commercializzazione, trainati dai volumi di produzione dell’anno precedente, registrano un incremento dei fatturati.

Tuttavia, le prospettive per la stagione 2025 presentano un quadro più articolato: si stima una diminuzione della produzione europea di mele, stimata intorno alle 10,5 milioni di tonnellate, con un calo del 7% rispetto alla media degli ultimi tre anni.

Questo deficit, riconducibile a condizioni climatiche avverse che hanno colpito in particolare l’Europa orientale e sud-orientale, potrebbe generare opportunità di mercato significative per le mele altoatesine, la cui produzione, pur inferiore a quella dell’anno precedente, dovrebbe attestarsi intorno a un milione di tonnellate.

La minore offerta complessiva potrebbe tradursi in un vantaggio competitivo per i produttori locali, in grado di sfruttare la crescente domanda.
Nel comparto lattiero-caseario, la redditività nel 2025 è sostenuta da quotazioni del latte elevate e da una crescita positiva dei ricavi su tutti i mercati.
L’incremento dei prezzi e le prospettive di maggiori investimenti indicano una fase di crescita.

Nonostante ciò, le aziende si confrontano con l’aumento dei costi, in particolare per energia e imballaggi, e con un’intensificazione della concorrenza.

Questo scenario, pur garantendo prezzi di produzione remunerativi per gli allevatori, ne limita la capacità di raggiungere livelli eccezionali, richiedendo una gestione oculata delle risorse e un’attenta analisi dei costi.

La pressione competitiva spinge verso l’innovazione e l’ottimizzazione dei processi produttivi.
Il settore vitivinicolo, invece, evidenzia un rallentamento del fatturato, soprattutto nei mercati locale e nazionale, conseguenza diretta della minore quantità di uva raccolta l’anno precedente.

Si segnala inoltre un peggioramento delle condizioni operative, con costi in aumento e una diminuzione della competitività, in particolare sul mercato americano, un tempo cruciale per le esportazioni altoatesine.

La situazione richiede una revisione strategica delle attività di marketing e una ricerca di nuovi canali di distribuzione, in grado di mitigare gli effetti del calo della domanda.

Nonostante queste difficoltà, la previsione di prezzi di acquisto per i viticoltori, quantomeno adeguati, testimonia la volontà di preservare la filiera e sostenere la produzione locale.
La vendemmia 2025, favorita dalle temperature elevate, si preannuncia precoce e di alta qualità, auspicabilmente in grado di contribuire a ristabilire un equilibrio economico più solido.
Il Presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner, sottolinea giustamente il ruolo cruciale svolto dai produttori agricoli altoatesini.
La qualità eccelsa dei prodotti locali è il risultato di un impegno costante e di sacrifici che vengono valorizzati attraverso la collaborazione tra produttori e cooperative.
Questa sinergia consente di creare un valore aggiunto significativo e di garantire una remunerazione equa per il lavoro dei viticoltori e degli agricoltori, rafforzando l’identità e la competitività del territorio.
La sfida futura risiede nella capacità di coniugare la tradizione con l’innovazione, affrontando le sfide globali e preservando la sostenibilità del sistema agricolo altoatesino.

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