domenica 7 Settembre 2025
25.1 C
Cagliari

Sardegna, allarme criminalità organizzata: chiede potenziamento forze dell’ordine

La Sardegna si confronta con una crescente e preoccupante ondata di criminalità organizzata, un fenomeno che mette a dura prova la sicurezza dell’isola e richiede un intervento urgente e strutturale.

Le recenti dichiarazioni del Procuratore Generale di Cagliari, Luigi Patronaggio, che sottolineano l’attenzione di organizzazioni criminali su tutto il territorio sardo, hanno trovato riscontro nelle analisi del sindacato di polizia SIAP, che denuncia una situazione di profonda carenza di risorse umane e di strumenti operativi.

L’ultimo tentativo di aggressione ad un portavalori, avvenuto a Sant’Andrea Frius, non è un episodio isolato, ma il sintomo di un sistema di sicurezza insufficiente, incapace di rispondere efficacemente alle reali esigenze di tutela della cittadinanza e del personale di polizia.

SIAP evidenzia come questo episodio rappresenti la concretizzazione di un’erosione progressiva della capacità di prevenzione e contrasto alle attività illecite, un quadro che si è aggravato nel tempo a causa di scelte politiche e gestionali che hanno penalizzato l’isola.

La denuncia del sindacato non si limita a stigmatizzare la carenza di personale, ma pone l’accento sulla qualità dell’intervento.
I rinforzi arrivati finora, pur apprezzati, non hanno prodotto l’impatto desiderato, poiché le risorse disponibili rimangono inadeguate a garantire un’operatività regolare, figuriamoci a contrastare forme di criminalità organizzata di elevata pericolosità, che si avvalgono di sofisticate tecniche e strategie.
SIAP, che aveva già sollevato la questione nei mesi precedenti, lancia un appello urgente e specifico: è necessario implementare un piano straordinario di potenziamento degli organici già a partire dal prossimo dicembre.

Questo piano dovrebbe mirare a due obiettivi primari: un monitoraggio continuo e trasparente delle attività criminali, con particolare attenzione ai tentacoli della criminalità mafiosa, e una tutela rigorosa degli investimenti privati nei settori più esposti al rischio di infiltrazioni.
Il sindacato sottolinea la necessità di un approccio sistemico e integrato, che coinvolga non solo le forze di polizia, ma anche le istituzioni locali, la magistratura e la società civile.
Solo attraverso una collaborazione sinergica e una visione strategica condivisa sarà possibile arginare il fenomeno criminale e restituire alla Sardegna la serenità e la sicurezza che merita.

La questione non è meramente quantitativa (aumentare il numero di agenti), ma qualitativa: formare personale specializzato, fornire strumenti all’avanguardia e rafforzare la cooperazione tra le diverse agenzie di sicurezza.

La sfida è complessa e richiede un impegno corale e determinato da parte di tutti gli attori coinvolti.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -