Un segnale forte e concreto, un monito che risuona dalla periferia del capoluogo piemontese: oggi a Moncalieri, in concomitanza con l’avvio delle trattative in Germania tra Italdesign e le rappresentanze sindacali, si è tenuto un presidio vibrante, un’azione volta a proiettare l’attenzione e le preoccupazioni del territorio direttamente ai vertici di Wolfsburg, Volkswagen e Audi.
L’iniziativa, sostenuta da un’ampia partecipazione di lavoratori, organizzazioni sindacali e istituzioni locali, mira a comunicare l’importanza strategica di Italdesign non solo per l’economia regionale, ma anche per il prestigio dell’ingegno italiano a livello globale.
Il presidio, a cui hanno presenziato il sindaco Paolo Montagna e la consigliera regionale Valentina Cera, rappresenta un’espressione tangibile del legame profondo che unisce la comunità locale a un’azienda che ha incarnato per decenni l’eccellenza nel design industriale, la ricerca e l’innovazione.
Italdesign, più di una semplice realtà produttiva, è un simbolo di come la creatività, il talento e la capacità di anticipare le tendenze possano generare valore e occupazione, contribuendo a definire l’identità di un paese.
La preoccupazione manifestata non riguarda primariamente la mera questione dei licenziamenti, sebbene questa rimanga una sensibilità comprensibile.
Il cuore del problema risiede nella percezione, crescente e diffusa, di una svalutazione di un’azienda che, in passato, è stata considerata un asset strategico, un fiore all’occhiello del Made in Italy.
Si teme che un progressivo disinteresse, o una gestione inadeguata, possano compromettere la sua capacità di innovare, di attrarre talenti e di mantenere la sua leadership in un settore in continua evoluzione.
Questo presidio, quindi, vuole essere un appello alla responsabilità, un invito a riconoscere e a valorizzare il capitale umano e intellettuale che Italdesign rappresenta.
È un richiamo all’importanza di investire nel futuro, di proteggere il patrimonio di conoscenze e competenze accumulate nel corso degli anni, e di garantire che un’azienda come Italdesign possa continuare a essere un motore di sviluppo, un punto di riferimento per l’innovazione e un orgoglio per l’Italia nel mondo.
Il segnale inviato da Moncalieri è chiaro: il territorio, i lavoratori e le istituzioni sono pronti a difendere un’eccellenza che merita di essere riconosciuta e preservata.