L’allarme Dengue si fa sentire nell’Argentario, nel cuore della Maremma grossetana, innescando un’urgente campagna di disinfestazione mirata all’eradicazione della zanzara *Aedes albopictus*, comunemente nota come zanzara tigre.
La comunicazione, diramata dal Dipartimento di Prevenzione e Igiene Pubblica delle Colline dell’Albegna dell’ASL Toscana Sud Est, fa seguito alla diagnosi di un caso di Dengue in un individuo che aveva soggiornato in una residenza di Porto Santo Stefano, precisamente in via dell’Appetito.
La complessità della situazione risiede nell’incertezza circa l’effettiva origine dell’infezione.
Sebbene l’ipotesi più probabile suggerisca la trasmissione del virus all’interno del territorio arghentario, non si esclude la possibilità che l’individuo, di presunta origine indiana, abbia contratto la malattia altrove, trasportando con sé il patogeno.
Questo scenario sottolinea la natura globale delle malattie arbovirali, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici e dei flussi migratori.
Il Dengue, una malattia virale trasmessa attraverso la puntura di zanzare infette, rappresenta una sfida crescente per la sanità pubblica.
Non si tratta semplicemente di un’irritazione cutanea, ma di un’infezione potenzialmente grave, caratterizzata da febbre alta, dolori muscolari e articolari, e in alcuni casi evolvendo in complicanze emorragiche o sindrome di shock da Dengue.
La decisione di intervenire con una disinfestazione massiccia, attuata tramite trattamenti adulticidi (eliminazione degli esemplari adulti), larvicidi (controllo delle larve) e rimozione dei focolai riproduttivi (acqua stagnante, recipienti abbandonati), si giustifica con il principio di precauzione.
L’obiettivo primario è ridurre drasticamente la densità della zanzara nelle aree frequentate dal paziente, minimizzando così il rischio di ulteriore trasmissione del virus alla popolazione locale.
L’intervento non si limita al settore pubblico, ma coinvolge anche proprietà private, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e cittadini nella lotta contro questo vettore biologico.
La corretta gestione dell’acqua, l’eliminazione di potenziali siti di riproduzione e l’adozione di misure di protezione individuale, come l’uso di repellenti e indumenti a copertura, sono elementi cruciali per prevenire la diffusione del Dengue e di altre malattie trasmesse dalle zanzare.
L’episodio arghentario rappresenta un campanello d’allarme, che invita a una maggiore vigilanza e a un rafforzamento delle strategie di sorveglianza e controllo delle malattie arbovirali nel territorio italiano.