domenica 7 Settembre 2025
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Nuovo Piano Trasporti Sardegna: sindacati chiedono più ambizione.

Il confronto tra le organizzazioni sindacali e l’Assessora Regionale ai Trasporti, Barbara Manca, ha inaugurato un processo cruciale per la definizione del nuovo Piano Regionale dei Trasporti, un documento che ambisce a ridisegnare la mobilità in Sardegna.
L’incontro, pur segnato da apprezzamenti iniziali, ha subito aperto un dibattito serrato sulle priorità e le strategie per affrontare le sfide strutturali che affliggono l’arcipelago.
La CGIL, attraverso le voci del segretario generale Fausto Durante e del segretario regionale Filt Cgil Arnaldo Boeddu, ha espresso un giudizio articolato.
Pur riconoscendo il valore simbolico del Piano, dopo anni di attesa, l’organizzazione sottolinea la necessità di un’impostazione più audace, capace di proiettare la Sardegna verso un futuro di progresso e innovazione, superando l’attuale condizione di arretratezza.

L’auspicio è che il Piano non si limiti a una mera razionalizzazione dei servizi esistenti, ma che diventi un vero e proprio motore di sviluppo economico e sociale.

La UIL, rappresentata dalla segretaria generale Fulvia Murru e dal segretario generale della Uiltrasporti Valerio Mereu, insiste con forza sul carattere trasformativo del Piano, rifiutando una visione puramente tecnica.

Il documento deve, infatti, incarnare un’opportunità concreta di sviluppo territoriale equilibrato e di giustizia sociale, affrontando in modo radicale il problema della insularità, aggravato dalla cosiddetta “doppia insularità” che penalizza le aree periferiche dell’isola.

La proposta centrale della UIL è l’istituzione di una “continuità territoriale estesa e sociale”, che vada ben oltre i collegamenti aerei attuali, estendendosi a tutte le fasce della popolazione, dai pendolari agli studenti, dai pazienti che necessitano di cure specialistiche ai cittadini con legami familiari al di fuori dell’isola, garantendo tariffe calmierate e accessibili.
Anche la CISL, con il segretario generale Pier Luigi Ledda e la segretaria generale della Fit Cisl Claudia Camedda, riconosce l’importanza strategica del Piano, valorizzando l’impegno profuso per dotare la Regione di uno strumento di programmazione indispensabile.

Tuttavia, la CISL evidenzia come la formulazione attuale del Piano non riesca a esprimere appieno l’ambizione necessaria per garantire alla Sardegna un’infrastruttura capillare e moderna, in grado di sostenere lo sviluppo economico, promuovere la coesione sociale e assicurare a tutti i cittadini il pieno diritto alla mobilità.

La CISL pone l’accento sulla priorità assoluta di realizzare una dorsale ferroviaria sud-nord veloce e moderna, che colleghi i principali poli urbani dell’isola, dal Sulcis a Olbia, con un innesto a Nuoro attraverso Abbasanta.

Un investimento cruciale per decongestionare le strade, ridurre l’impatto ambientale e favorire lo sviluppo delle aree interne, spesso penalizzate dalla carenza di collegamenti efficienti.
La realizzazione di questa infrastruttura, unita a un potenziamento dei servizi di trasporto pubblico locale, rappresenta, secondo la CISL, la chiave per una mobilità sostenibile e inclusiva, in grado di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini sardi.

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