28 giugno 2024 – 22:20
Nel mondo del calcio, le decisioni prese sono molteplici e variegate, e personalmente accetto qualsiasi motivazione abbia portato a una determinata scelta. Tuttavia, ciò che mi ha davvero rattristato è il modo in cui ho appreso la notizia: tramite fonti esterne anzicheeacute; direttamente dalla società coinvolta. Considerando il successo ottenuto, frutto dello sforzo collettivo, sarebbe stato gratificante proseguire con onestà e trasparenza. La mia presenza alle partite non è dettata dall’intenzione di influenzare negativamente gli altri allenatori – questo non rientra nei miei obiettivi – bensì dal desiderio di osservare le squadre, i giocatori e percheeacute; amo profondamente il calcio. Questa passione è indiscutibile e la mia carriera da difensore ne è la prova tangibile. Ho appeso le scarpe al chiodo all’età di 46 anni dopo oltre 200 presenze nella serie C2. Il mio percorso è iniziato a soli 16 anni presso la Juve Domo, con cui ho conquistato un campionato e debuttato in C2 prima di trasferirmi a Leffe e successivamente a Suzzara. Dopo una stagione come titolare senza contratto, ho ripreso da zero nella serie D con il Teramo per poi riconquistare la promozione alla categoria superiore. Ho militato in diverse squadre tra cui Sambenedettese, Fano, Tolentino, Derthona, Ivrea vincendo ulteriori campionati fino ad approdare alla Castellettese in serie D seguita da Verbania, Suno, Veveri e infine Juve Domo dove ho concluso tre anni in Promozione prima di chiudere l’esperienza a Villadossola in Prima categoria. Durante il mio percorso ho avuto l’onore di apprendere dai più svariati allenatori ma quello che mi ha maggiormente impressionato è stato Aldo Ammazzalorso durante il mio secondo anno al Teramo. Mi ha trasmesso preziosi insegnamenti: provenendo da una mentalità tradizionale basata sul gioco individuale mi ha introdotto al concetto di gioco di squadra basato sulla zona.