venerdì 12 Settembre 2025
22.2 C
Campobasso

Gigafactory Termoli: Urgente intervento a Palazzo Chigi

L’immobilismo che avvolge la questione della Gigafactory di Termoli, e più ampiamente del futuro industriale del Molise e del Paese, non può essere tollerato.
Il silenzio che ne consegue è un sintomo eloquente di una responsabilità elusa, di una gestione che preferisce l’inerzia alla proattività.

La questione, per sua natura strategica e di vasta portata, richiede un cambio di sede, un passaggio urgente dal tavolo del Ministro Urso alla sede più alta, Palazzo Chigi.
Questa richiesta, condivisa da una parte significativa della rappresentanza politica e sociale, è avanzata con costanza da oltre un anno e mezzo, riflettendo la crescente preoccupazione per il destino di un’area cruciale per l’economia nazionale.
La presenza di Chiara Appendino, vicepresidente del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione parlamentare Attività produttive, Commercio e Turismo, testimonia l’importanza attribuita a questo confronto.

L’incontro con i sindacati di fronte allo stabilimento Stellantis di Termoli non è un evento isolato, ma un segnale di allarme che sollecita un’azione concertata e determinata.

“Voi rappresentanti della filiera produttiva siete il cuore pulsante del nostro Paese,” ha affermato Appendino, sottolineando il ruolo imprescindibile di questa realtà industriale.
Un impegno che dovrebbe tradursi in una presenza costante e attiva da parte della classe politica, al di là delle appartenenze partitiche.
Non è sufficiente un singolo intervento, ma un monitoraggio continuo e una pressione costante verso i decisori politici.
L’inerzia, in questo contesto, non è un’opzione.
La Gigafactory, e l’intera filiera che la circonda, rischiano di perdere opportunità cruciali per lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro.

È un interesse condiviso che impone a tutti gli attori coinvolti – sindacati, rappresentanti delle imprese (Confindustria, Confcommercio) e società civile – di attivarsi con impegno e determinazione.
L’esperienza vissuta a Torino, la sua città natale, offre una lezione preziosa: la seduzione di una soluzione apparentemente semplice come puntare esclusivamente sul turismo può rivelarsi illusoria e dannosa.

La memoria di una campagna elettorale segnata da critiche e accuse, quando ha osato contestare l’idea di sostituire l’industria con il turismo, risuona come monito.
Il turismo è un asset importante, certo, ma non può e non deve compensare la mancanza di una solida politica industriale, capace di sostenere e promuovere la produzione nazionale.

La Gigafactory di Termoli incarna questo principio: un investimento strategico che mira a rafforzare l’indipendenza tecnologica e la competitività del Paese, creando un ecosistema industriale sostenibile e resiliente.
È un futuro che si conquista con l’azione, non con il silenzio.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -