04 luglio 2024 – 19:45
Il giovane maliano di 33 anni è stato processato e condannato a cinque mesi con la condizionale per aver frantumato a colpi di pietra diverse vetrine lungo corso Vinzaglio e corso Vittorio Emanuele II, causando danni per migliaia di euro. Nonostante la sentenza, il maliano è già tornato in libertà, suscitando crescente preoccupazione tra i commercianti che vedono sempre più minacciata l’integrità delle loro attività. Le forze dell’ordine hanno individuato l’uomo dopo che diverse segnalazioni avevano allertato il commissariato San Paolo della sua presenza. Al momento del fermo, l’uomo si trovava in uno stato di forte agitazione e accanto al suo giaciglio sono stati rinvenuti una bottiglia di vetro e una grossa pietra, elementi che lo collegavano direttamente ai danneggiamenti perpetrati. Le indagini hanno confermato le accuse grazie alle testimonianze raccolte e a un filmato che ha documentato i suoi atti vandalici ripetuti. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il maliano avrebbe colpito vetrine di un bar, un ristorante, una banca, una farmacia e una tabaccheria. La comunità imprenditoriale locale è ora in allarme per la possibilità che l’uomo possa riprendere le sue azioni distruttive una volta in libertà. Questo episodio ha evidenziato la necessità di rafforzare le misure di sicurezza nella città di Torino, con proposte come l’aumento del numero di militari impegnati nella sorveglianza delle strade e delle piazze per garantire la tranquillità dei cittadini e la salvaguardia degli esercizi commerciali.
