sabato 6 Settembre 2025
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Evasioni di prigioni: un campanello d’allarme sul sistema carcerario.

La recente cattura in territorio francese di uno dei due detenuti evasi dalla Casa Circondariale di Bolzano il 17 agosto, giunge a conclusione di un’operazione che, pur ottenendo un risultato positivo, non può cancellare le ombre che gravano sul sistema carcerario nazionale.

Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, sottolinea come la collaborazione tra il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e la Questura di Padova, supportata da una rete europea di coordinamento, abbia permesso di arginare l’emergenza, ma avverte che la situazione è tutt’altro che risolta.
L’evasione di Bolzano, inizialmente apparentemente isolata, si è rivelata il segnale di un disagio strutturale più profondo.

Nei giorni immediatamente successivi, infatti, si sono verificate altre tre evasioni: due nel carcere di Poggioreale a Napoli e un’altra nel penitenziario di Palmi.
Questo susseguirsi di eventi, così ravvicinato nel tempo, non è un mero accumulo di coincidenze, bensì un campanello d’allarme che evidenzia una fragilità sistemica.

Le evasioni non sono solo la violazione del diritto penale, ma rappresentano il sintomo di una crisi più ampia, che affligge l’efficacia e la sicurezza del sistema carcerario.

Una serie di fattori contribuiscono a questa situazione: carenze strutturali, sovraffollamento cronico, personale insufficiente e sottopagato, formazione inadeguata, obsolescenza tecnologica, e un approccio spesso reattivo piuttosto che preventivo.

La riorganizzazione degli apparati di controllo, l’incremento delle risorse umane e tecnologiche, e una riforma più ampia del sistema penitenziario, che metta al centro la riabilitazione e il reinserimento sociale del detenuto, si rendono urgentemente necessari.
Non è sufficiente tamponare le emergenze; è imprescindibile un cambiamento radicale di prospettiva, che consideri il carcere non solo come luogo di espiazione della pena, ma anche come strumento di recupero umano e di prevenzione della recidiva.

L’immagine del carcere italiano, segnata da queste ripetute violazioni della sicurezza, rischia di compromettere la credibilità del sistema giudiziario nel suo complesso e di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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