Il comune di Pantelleria, guidato dal sindaco Fabrizio D’Ancona, ha indetto il lutto cittadino in segno di profondo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani, figura iconica del Made in Italy e cittadino onorario dell’isola.
La decisione, comunicata per la giornata del 8 settembre, giorno dei funerali, testimonia il significato che la figura di Armani ha avuto per la comunità pantelleriese, un legame radicato e duraturo.
Più che una mera residenza estiva, la villa di Gadir, dimora estiva dello stilista, rappresentava un rifugio, un luogo di ispirazione e un punto di connessione con la natura selvaggia e l’autenticità dell’isola.
La scelta di Pantelleria, un gioiello vulcanico incastonato nel cuore del Mediterraneo, rifletteva un’affinità profonda con i valori di semplicità, bellezza naturale e artigianalità che hanno sempre contraddistinto l’opera di Armani.
In segno di rispetto e commemorazione, le attività commerciali dell’isola osserveranno una sospensione delle attività tra le ore 10:00 e le 11:00, mentre gli uffici pubblici saranno teatro di un momento di raccoglimento solenne.
La cerimonia pubblica, pensata per celebrare l’eredità di Armani e il suo legame con Pantelleria, si svolgerà alle ore 18:00 a Cala Gadir, un luogo simbolico di bellezza incontaminata.
L’evento vedrà la partecipazione del sindaco Fabrizio D’Ancona, che interverrà per sottolineare l’importanza della figura di Armani per l’isola, e di Don Vito Impellizzeri, che presiederà un momento di preghiera dedicato alla sua anima.
La presenza di personalità di spicco e la partecipazione attiva della comunità locale sottolineano come Giorgio Armani abbia trasceso il ruolo di semplice cittadino onorario, incarnando un simbolo di eccellenza, creatività e identità italiana, intrecciando il suo percorso con la storia e il paesaggio di Pantelleria.
La sua visione, plasmata da un profondo rispetto per la tradizione e un’incessante ricerca di innovazione, ha contribuito a definire l’immagine dell’eleganza italiana nel mondo, lasciando un’impronta indelebile nella cultura e nell’economia del nostro Paese.