sabato 6 Settembre 2025
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Scienza e Giornalismo: Un Ponte per il Futuro

Il rapporto simbiotico tra la ricerca scientifica di frontiera e il giornalismo scientifico ha assunto il ruolo di protagonista in un dibattito stimolante presso l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova.

La discussione, che ha visto la partecipazione della Presidente del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC), Maria Leptin, ha messo in luce un’interdipendenza cruciale per il progresso e la comprensione del nostro tempo.
Le risorse pubbliche, destinate a risolvere le complesse sfide che affliggono il pianeta – dai delicati equilibri climatici alle pressanti questioni di salute pubblica – necessitano imperativamente di un ponte verso il pubblico.
Questo ponte è rappresentato dal giornalismo scientifico, che funge da catalizzatore per tradurre la complessità della ricerca in un linguaggio accessibile e coinvolgente.

Come ha osservato la Presidente Leptin, senza questa mediazione, anche le più brillanti scoperte rischierebbero di rimanere confinate nei laboratori, privando la società dei benefici derivanti dalla conoscenza.

L’esempio evocato, la prima immagine di un buco nero, illustra perfettamente questa dinamica.

Al di là della sua intrinseca bellezza estetica, l’immagine ha scatenato un’ondata di fascino e curiosità a livello globale.
Ma soprattutto, ha innescato un processo di innovazione tecnica e metodologica che ha poi portato a sviluppi concreti in altri settori.
La potenza della scienza risiede proprio in questa capacità di ispirare e generare progresso quando si interfaccia con una comunicazione efficace.
L’incontro ha offerto alla Presidente Leptin l’opportunità di visitare i laboratori IIT e di dialogare con ricercatori e ricercatrici che hanno ottenuto finanziamenti ERC, immergendosi nei dettagli delle loro ricerche all’avanguardia.
Le discussioni hanno spazzato un panorama di innovazione, che spazia dalla progettazione di protesi robotiche avanzate, capaci di restituire autonomia e dignità a persone con disabilità, alla creazione di “gemelli digitali” dell’essere umano, modelli computazionali che promettono di rivoluzionare la medicina personalizzata e la comprensione della fisiologia umana.

Inoltre, sono stati approfonditi i progressi nelle terapie innovative che integrano robotica e intelligenza artificiale, nonché le nuove frontiere delle neuroscienze, che cercano di decifrare i misteri del cervello umano.
L’Istituto Italiano di Tecnologia, sin dalla sua fondazione, ha beneficiato significativamente del sostegno dell’ERC, ottenendo fino al 2024 ben 75 progetti finanziati, per un investimento complessivo di circa 82 milioni di euro.
Il 2025 ha visto l’aggiunta di ulteriori 5 progetti, testimoniando la continua fiducia dell’ERC nel potenziale di ricerca dell’IIT.
Il Direttore Scientifico dell’Istituto, Giorgio Metta, ha sottolineato l’importanza cruciale della ricerca di eccellenza e della sua efficace comunicazione per affrontare le sfide globali, promuovendo una visione di un futuro in cui la scienza e la società avanzano in sinergia.
Questo approccio integrato è essenziale per garantire che i progressi scientifici siano non solo innovativi, ma anche rilevanti e utili per migliorare la vita delle persone e proteggere il nostro pianeta.

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