05 luglio 2024 – 13:20
La proposta è stata presentata dai consiglieri Vanessa Vidano, Andrea Gaudino, Enrica Barbara Manucci e Massimiliano De Stefano, che rappresentano rispettivamente i gruppi politici di Viviamo Ivrea, Laboratorio Civico, Pd e AzioneItalia Viva. Il testo, oltre a sostenere il pieno riconoscimento dello Stato sovrano della Palestina, richiede urgentemente la cessazione immediata delle ostilità a Gaza, in Cisgiordania e in Israele, noncheeacute; la fine del blocco dei beni essenziali e dei servizi alla popolazione civile di Gaza. Inoltre si auspica l’avvio di negoziati internazionali per il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani detenuti. Il Comune si impegna inoltre ad organizzare al più presto un incontro con i rappresentanti dell’amministrazione del villaggio gemellato con Ivrea di Beit Ommar in Cisgiordania e con le organizzazioni umanitarie della striscia di Gaza. Durante questo incontro verrà promossa una raccolta fondi per sostenere le attività economiche danneggiate nel villaggio di Beit Ommar.I promotori della proposta sottolineano che solo il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione e al ritorno dei palestinesi, insieme al rispetto dei diritti e della dignità per tutti coloro che abitano in Palestina e Israele, potrà portare alla fine della violenza armata e all’inizio di un processo di pace credibile e duraturo che assicuri sicurezza a tutte le parti coinvolte. Al contrario, i consiglieri di destra si oppongono: “La liberazione di Gaza da Hamas è la condizione necessaria per discutere dello Stato palestinese”, ha dichiarato Andrea Cantoni. “Al giorno d’oggi riconoscere la Palestina mentre Hamas detiene ancora il potere – anche se sta perdendo terreno grazie agli interventi israeliani – sarebbe come fornire ulteriori armi al nemico. Questa proposta è prematura così come lo è parlare del riconoscimento dello Stato palestinese: quando si parla di Hamas si parla di terrorismo che va estirpato fin dalle radici.”