martedì 9 Settembre 2025
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Ciclomotori fantasma e discarica abusiva: la lotta a Marsala

Nel contesto di un’intensificazione dei controlli sul territorio marsalese, la polizia municipale ha recentemente neutralizzato una rete di circolazione illecita di ciclomotori, sequestrando diciannove veicoli privi di identificazione univoca e con i numeri di telaio deliberatamente rimossi.

Questa azione, diretta dal Comandante Giuseppe D’Alessandro, si inserisce in un quadro più ampio di contrasto alla criminalità predatoria e alla gestione abusiva del territorio.
L’operazione, condotta sia nel cuore della città che nelle aree rurali del versante meridionale, testimonia una rinnovata determinazione delle forze dell’ordine a reprimere fenomeni che minano la sicurezza pubblica e l’ordine amministrativo.
Il sequestro dei diciannove ciclomotori, pur rappresentando un passo significativo, si colloca in una serie di interventi sempre più frequenti: sei mesi fa, un’operazione simile aveva portato alla confisca di cinquanta veicoli simili, mentre nel corso del 2024 sono stati confiscati complessivamente oltre un centinaio di mezzi, tutti accomunati dalla mancanza di targhe e dall’alterazione dei numeri di telaio.

L’analisi delle dinamiche che sottendono a questa diffusione di ciclomotori “fantasma” suggerisce un intreccio di fattori, tra cui la facilità di procurarsi veicoli rubati o di seconda mano, la difficoltà di tracciarne la proprietà e la loro preferenziale utilizzazione da parte di soggetti stranieri, spesso coinvolti in attività illecite.
La rimozione dei numeri di telaio e l’assenza di targhe rendono questi veicoli particolarmente adatti a essere impiegati in furti, atti vandalici o per eludere i controlli delle autorità.
Parallelamente alla lotta contro la circolazione illecita dei ciclomotori, la polizia municipale ha condotto un’indagine conseguente a un devastante incendio sviluppatosi in contrada Baronazzo Amafi, un’area di pregio agricolo situata nelle alture dell’entroterra.

Durante i rilievi post-incendio, il nucleo ambientale ha scoperto una discarica abusiva di proporzioni allarmanti, estesa su una superficie di circa 600 metri quadrati.
La quantità di rifiuti stoccati – stimata in 190 metri cubi – comprendeva una vasta gamma di materiali, con una prevalenza di scarti agricoli (sfabbricidi), ma anche altri rifiuti di natura indeterminata.

L’area è stata immediatamente sottoposta a sequestro preventivo, al fine di preservarne l’integrità e consentire l’avvio di un’accurata bonifica.
Le indagini sono in corso per identificare il responsabile o i responsabili di questa grave violazione delle norme ambientali, che ha causato danni significativi all’ecosistema locale e ha messo a rischio la salute pubblica.

La scoperta sottolinea l’urgente necessità di rafforzare i controlli e di promuovere una cultura della legalità e della sostenibilità ambientale, anche attraverso il coinvolgimento attivo della comunità locale.

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