mercoledì 10 Settembre 2025
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Le Mani di Mio Padre: Storia e Memoria Premiate a Friuli Storia

Nel panorama della storiografia contemporanea, l’edizione 2024 del Premio Friuli Storia ha consacrato “Le mani di mio padre” di Irina Scherbakova, un’opera che trascende i confini di un semplice saggio storico per configurarsi come un’indagine intima e collettiva sull’esperienza sovietica.

L’autorevole riconoscimento, frutto del voto di un’ampia comunità di lettori (il 55% su un bacino di 360 votanti), ha premiato un approccio innovativo che fonde la ricostruzione storica con la narrazione autobiografica, rivelando la complessità e le contraddizioni di un’epoca attraverso il prisma delle vicende familiari.
Scherbakova, figura di spicco nel campo degli studi russo-germanici e cofondatrice dell’associazione Memorial – insignita nel 2022 del Premio Nobel per la Pace per il suo impegno nella tutela della memoria storica in Russia – intreccia abilmente le grandi narrazioni politiche e sociali con le storie personali, concentrandosi in particolare sulla figura della bisnonna Etlja Jakubson.

Questa scelta metodologica non è casuale: essa consente di rendere tangibile l’impatto della storia ufficiale sulle vite individuali, di illustrare come ideologie e potenti dinamiche sociali si siano concretizzate in esperienze umane specifiche, spesso drammatiche e silenziose.
Il libro compie un viaggio nel tempo che abbraccia un secolo cruciale della storia russa, delineando un quadro vivido e dettagliato che va dalla caduta degli zar e l’ascesa del regime bolscevico, guidato da Lenin, alle ondate di repressione staliniana, fino alle guerre e alle tensioni geopolitiche che caratterizzano l’era di Putin.

Scherbakova non si limita a ricostruire eventi e date; si concentra sull’analisi delle conseguenze psicologiche e culturali dei totalitarismi, sull’impatto della paura e della delazione sulla vita quotidiana, sulla fragilità delle identità individuali di fronte alla macchina del potere.

La vittoria di “Le mani di mio padre” si pone in contrasto con le opere finaliste, che affrontano temi altrettanto rilevanti come l’economia globale del grano nel XIX e XX secolo (Carlo Fumian) e l’occupazione italiana durante la Prima Guerra Mondiale (Gustavo Corni), segnalando una preferenza per approcci che privilegiano l’umanità e la dimensione esperienziale della storia.

La cerimonia di premiazione, che si terrà a Udine il 25 ottobre, vedrà la partecipazione di una giuria scientifica di alto profilo, presieduta da Tommaso Piffer e composta da esperti di diverse discipline storiche.

L’edizione 2025 del Premio Friuli Storia introduce un’innovazione significativa: l’avvio delle attività del Circolo della Storia, una piattaforma dedicata alla promozione della cultura storica e destinata a coinvolgere un numero sempre più ampio di appassionati a livello nazionale, ampliando l’accesso a contenuti di qualità e consolidando il ruolo del Premio Friuli Storia come punto di riferimento per la storiografia italiana.
Il Circolo, frutto di un’esperienza pilota nel 2024 con l’adesione di oltre mille duecento lettori, ambisce a diventare un motore di dialogo e di approfondimento, contribuendo a diffondere la passione per la storia e a stimolare la riflessione critica sul passato.

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