giovedì 11 Settembre 2025
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Potenza

Missione umanitaria in Namibia: un ponte tra culture e speranza.

Un viaggio nell’umanità, un ponte tra culture, un’eredità di speranza.
L’associazione materana Giovanni Manicone, da anni fulcro di iniziative formative e di supporto sociale nel territorio, ha concluso una significativa missione internazionale, un’esperienza che ha trasceso i confini geografici per abbracciare un intero popolo.
Dal 16 al 28 agosto, una squadra composta da Milena Manicone, presidente e docente specializzata in didattica inclusiva, Giovanni Fontanarosa, esperto di Scienze motorie e sostegno, Clelia Procida, nefrologa, e Brunella Barbaro, coordinatrice infermieristica, si è recata in Namibia per un progetto di cooperazione che ha intrecciato cultura, educazione e assistenza sanitaria.

L’iniziativa, nata da un profondo desiderio di trasformare il dolore in azione concreta a favore dei giovani, è frutto di una collaborazione con l’associazione Ascent Empowerment and Development Foundation, guidata da Alessandra Laricchia, donna di origine lucana impegnata da anni in Africa nel campo della solidarietà e dello sviluppo comunitario.
La missione si radica nel ricordo di Giovanni Manicone, giovane strappato prematuramente da un incidente, la cui memoria anima l’associazione che porta il suo nome.
Voluta dalla sorella Milena, affiancata da amici e dal fratello Angelo, l’associazione incarna la volontà di concretizzare un’eredità di valori, coniugando competenze professionali e impegno personale.

Il progetto ha visto la realizzazione di attività mirate in scuole, orfanotrofi e comunità dedicate all’accoglienza di bambini con disabilità.
Clelia Procida e Brunella Barbaro hanno guidato un programma intensivo di educazione sanitaria, affrontando temi cruciali per la salute delle comunità locali.
Giovanni Fontanarosa ha animato una giornata dedicata allo sport, promuovendo l’attività fisica e il benessere attraverso il tennis e altre discipline.

Milena Manicone ha fornito formazione specialistica ai docenti, con l’obiettivo di favorire l’inclusione e lo sviluppo di metodologie didattiche innovative.
L’esperienza, densa di significato, ha lasciato un’impronta indelebile nei protagonisti.

“Ci siamo messi al servizio degli altri con passione e dedizione, ricevendo in cambio emozioni e consapevolezze che arricchiscono il nostro spirito”, hanno raccontato.

L’itinerario ha rivelato paesaggi suggestivi, ma i momenti più intensi sono stati i sorrisi, gli sguardi complici, le mani tese in segno di gratitudine.

La condivisione di risate, fatiche, emozioni profonde e inattese ha rafforzato il senso di appartenenza e ha consolidato l’importanza del reciproco supporto.

Il ritorno a casa porta con sé immagini vivide, voci che risuonano nel cuore e la profonda convinzione che queste esperienze trasformatrici contribuiscano a costruire persone migliori.

Il successo della missione è stato reso possibile grazie al sostegno di aziende e realtà imprenditoriali del territorio, che hanno contribuito con donazioni di materiali preziosi, spediti in Namibia attraverso un container e distribuiti direttamente dai volontari.

Il progetto ha ricevuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Basilicata, che ha espresso gratitudine alle istituzioni namibiane per l’accoglienza calorosa e il riconoscimento formale attribuito all’associazione durante una cerimonia ufficiale, simbolo di un legame che va oltre i confini e promuove un futuro di collaborazione e speranza.

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