martedì 9 Settembre 2025
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Entracque, ricerche riprese: l’escursionista scomparso tra le Alpi.

Le operazioni di ricerca dell’escursionista scomparso nel territorio comunale di Entracque (Cuneo) sono riprese all’alba, segnando una nuova fase di un’emergenza che sta tenendo con il fiato sospeso l’intera comunità.

La scomparsa, verificatasi domenica sera, si configura come un monito sulle insidie che il terreno montano può riservare, anche a escursionisti esperti.

L’uomo, dopo una giornata trascorsa ad esplorare i sentieri alpini, aveva comunicato ai suoi cari, verso le 19:00, l’intenzione di rientrare al parcheggio dove aveva lasciato il motoveicolo, indicando un tempo di percorrenza stimato in circa tre ore.
La mancata comunicazione successiva, l’assenza del rientro previsto, ha scatenato l’allarme, immediatamente comunicato alle autorità competenti.

La complessità del territorio, caratterizzato da un anfiteatro montuoso aspro e inaccessibile, impone un approccio multidisciplinare e coordinato alle operazioni di ricerca.

Oltre quaranta tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono attualmente impiegati, distribuendosi lungo i sentieri e i versanti tra il rifugio Pagarì e i colli delle Finestre e Saint Robert.
La strategia operativa ha subito una ri-calibratura rispetto al giorno precedente.

Mentre la ricerca di ieri si era concentrata sulle aree più impervie e in quota, oggi l’attenzione si focalizza sui pendii più a valle, un’area dove l’escursionista, in caso di difficoltà o infortunio, avrebbe potuto transitare.
Questa scelta è dettata dalla logica di seguire, prioritariamente, i possibili percorsi di discesa.

Il coinvolgimento delle forze francesi è significativo e testimonia la natura transfrontaliera del territorio e la volontà di un’azione congiunta.

Il *peloton de gendarmerie de haute montagne* ha ripreso i sorvoli aerei con l’elicottero, mentre sul versante italiano i vigili del fuoco garantiscono un supporto aereo cruciale per la ricognizione e l’eventuale recupero del disperso.

La ricerca non si limita all’intervento diretto del Soccorso Alpino.

Il soccorso alpino della guardia di finanza apporta competenze specialistiche in ambienti montani e nella gestione delle emergenze, mentre il personale delle aree protette delle Alpi Marittime fornisce supporto logistico, mettendo a disposizione le proprie strutture per l’allestimento di un centro di coordinamento delle operazioni.

Questo centro, punto nevralgico dell’intera attività, consente una gestione centralizzata delle informazioni, una comunicazione efficiente tra le diverse squadre di ricerca e una migliore allocazione delle risorse.

La presenza di esperti delle aree protette è inoltre fondamentale per la conoscenza approfondita del territorio, che può rivelarsi determinante per individuare possibili vie di fuga o tracce dell’escursionista.

L’auspicio è che le ricerche possano presto giungere a una conclusione positiva, riportando a casa l’uomo e alleviando l’angoscia dei suoi cari e dell’intera comunità.

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