mercoledì 10 Settembre 2025
21.4 C
Milano

Truffa IVA: Scoperta Rete Fiscale Internazionale a Milano

Un’operazione della Guardia di Finanza di Milano ha portato alla luce una struttura complessa, operante come rappresentante fiscale per conto di oltre 26.000 entità economiche estere, sospettata di essere un nodo cruciale in un sistema di frodi transfrontaliere in materia di IVA, orchestrate attraverso canali digitali.
L’attività, culminata nella cessazione d’ufficio della società da parte dell’Agenzia delle Entrate, rappresenta un intervento significativo nel contrasto all’evasione fiscale internazionale e testimonia l’evoluzione delle tecniche utilizzate per eludere i controlli.

L’indagine, avviata a seguito dell’individuazione di una anomala concentrazione di Partite IVA con sede legale presso un unico indirizzo a Milano, ha rivelato una società apparentemente “armatura” priva di sostanza economica.
L’analisi approfondita ha messo in luce una preoccupante assenza di personale dipendente, di infrastrutture strumentali e, soprattutto, di documentazione giustificativa relativa alle innumerevoli Partite IVA rappresentate.
Si trattava, in sostanza, di una società “cassetta postale” con una mera funzione di facciata.

Ulteriori accertamenti hanno reso noto che l’amministratore unico, figura chiave all’interno della struttura, risultava inspiegabilmente sconosciuto agli archivi del fisco e privo delle qualifiche professionali necessarie per l’esercizio dell’attività di rappresentanza fiscale.

Questo elemento, di per sé, solleva interrogativi significativi sulla legittimità e la trasparenza delle operazioni svolte.
La gravità della situazione ha portato la Guardia di Finanza a richiedere e ottenere dalla competente Sede dell’Agenzia delle Entrate l’adozione di misure drastiche: la cessazione d’ufficio della Partita IVA della società e l’esclusione dai registri dei soggetti operanti in ambito intracomunitario (TRI).

Questa azione mira a interrompere immediatamente la capacità della struttura di perpetrare illeciti fiscali e a proteggere il sistema tributario italiano da ulteriori danni.

In risposta a fenomeni sempre più sofisticati e transnazionali, il legislatore ha recentemente introdotto strumenti di controllo più stringenti, tra cui l’obbligo di costituzione di una garanzia economica a copertura dei rischi fiscali.
L’ammontare di questa garanzia è direttamente proporzionale al volume di attività gestita, variando da un minimo di 50.000 euro fino a un massimo di due milioni di euro.

Questa misura, volta a garantire la responsabilità e la correttezza dei rappresentanti fiscali, introduce un livello di deterrenza significativo e sollecita una maggiore professionalità e trasparenza nel settore.

L’evento segnala un’intensificazione degli sforzi delle autorità per contrastare l’abuso del sistema fiscale e tutelare gli interessi della collettività.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -