La Regione Valle d’Aosta si trova attualmente in una situazione di stallo riguardo all’approvazione di una legge contro l’omolesbobitransfobia, nonostante l’esistenza di una proposta presentata dalla consigliera Erika Guichardaz. Questa proposta, rimasta in sospeso per oltre due anni nella commissione regionale competente, evidenzia un’inerzia che contrasta con le aspettative di celerità e impegno nel trattare la questione.Valle d’Aosta Aperta denuncia il mancato progresso nella discussione e nell’approvazione della legge, sottolineando la necessità di fornire sostegno e accoglienza alle vittime, nonché di promuovere informazione, formazione e cultura sul tema. Tuttavia, la presidenza della commissione sembra non aver dato priorità a questo importante dibattito.Il Partito Democratico valdostano viene criticato per la sua supposta compiacenza verso gli autonomisti, dimostrandosi distante dalle trasformazioni auspicabili. La segretaria del partito nazionale è invece vista come un’agente di cambiamento che cerca di implementare riforme significative.Questa situazione mette in luce le complessità politiche e sociali presenti nella regione Valle d’Aosta, dove i temi legati alla discriminazione e alla tolleranza richiedono un approccio attento e risoluto da parte delle istituzioni locali.
Stallo legislativo contro l’omolesbobitransfobia in Valle d’Aosta: critiche e necessità di azione.
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