Nel corso di un’intervista, un detenuto del penitenziario di Brissogne ha attaccato il personale della Polizia Penitenziaria e in seguito ha appiccato un incendio nella sua cella, prontamente domato dagli agenti (due dei quali hanno riportato ferite guaribili in 5 giorni). L’incidente si è verificato la mattina dell’11 luglio, come dichiarato dal sindacato Sinappe. Il vice segretario regionale del Sinappe, Matteo Ricucci, ha sottolineato l’importanza delle risorse umane assegnate alla casa circondariale di Brissogne, evidenziando che nonostante sembrassero sufficienti a prima vista, in realtà erano ben lungi dall’essere adeguate. La gravità della carenza di personale non è stata presa in considerazione, anche a causa dei tagli effettuati agli organici alcuni anni fa.Nonostante gli sforzi del governo nell’assegnare 17 unità aggiuntive, ciò non è stato abbastanza poiché non sono stati considerati i pensionamenti e le distanze del personale. Questa grave mancanza organica ha portato a un aumento esponenziale dei carichi di lavoro su un personale già esausto e costantemente esposto alle difficoltà causate da una utenza sempre più difficile da gestire.
Detenuto attacca personale e incendia cella: grave carenza di risorse umane nel penitenziario di Brissogne
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