mercoledì 10 Settembre 2025
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Sara Armella alla guida di Palazzo Ducale: una svolta culturale.

Assumere la presidenza di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura rappresenta un traguardo di profonda significatività, non solo per l’onore personale, ma soprattutto per il valore simbolico di essere la prima donna a ricoprire questo ruolo istituzionale.

Un onore che si erge su un solido patrimonio di lavoro e dedizione, a cui esprimo la mia più sentita riconoscenza.
Sono Sara Armella, e insieme a Berti Riboli, eletto vicepresidente, e ai membri del Consiglio Direttivo – Mitchell Wolfson jr, Massimiliano Morettini e Beppe Costa – mi impegno a guidare questa prestigiosa istituzione.
La mia attività professionale, incentrata sull’ambito del diritto doganale a livello internazionale, ha sempre convissuto con una passione radicata per le discipline umanistiche.

Questa vocazione mi ha spinto a coltivare un interesse costante per l’arte, la letteratura, il teatro e il dibattito pubblico, elementi che ritengo imprescindibili per una visione culturale completa e inclusiva.

La squadra che mi affianca è un capitale di competenze e motivazioni.
L’obiettivo primario è quello di trasformare Palazzo Ducale in un polo culturale vibrante, dinamico e sempre più aperto alla città.
Un luogo di incontro, di riflessione e di ispirazione, capace di attrarre un pubblico eterogeneo, dai genovesi ai turisti, offrendo un’offerta culturale diversificata e di eccellenza.
Il nostro approccio sarà caratterizzato da un’attenta ascolto delle esigenze del territorio, a partire dalle realtà culturali consolidate, ma anche dalle voci emergenti, con particolare attenzione ai giovani.

L’innovazione culturale non può prescindere dal coinvolgimento attivo delle nuove generazioni.
Per questo, stiamo sviluppando uno spazio dedicato agli under 35, un laboratorio di idee e progetti, dove i giovani potranno non solo fruire di eventi, ma anche ideare e realizzare iniziative innovative, diventando protagonisti attivi della vita culturale cittadina.

La collaborazione con il Teatro Nazionale, e in particolare con Davide Livermore, rappresenta un’opportunità strategica per creare sinergie tra le arti, integrando teatro e arte visiva, come dimostrato dal successo di ‘Edipo io contagio’.
Questo modello di integrazione culturale vogliamo sviluppare ulteriormente, ampliando il nostro raggio d’azione.

L’attenzione alle grandi mostre rimane una priorità.

Valorizzeremo il lavoro della nostra direttrice, che ha saputo dare impulso all’autoproduzione di eventi, ma cercheremo anche di accogliere esposizioni di rilevanza nazionale e internazionale, promuovendo al contempo la produzione culturale interna e le peculiarità espressive che contraddistinguono Palazzo Ducale.
Vogliamo affermare la nostra identità come produttori di cultura, capaci di veicolare messaggi e temi significativi per la comunità.

Il futuro di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura è un percorso di crescita, di sperimentazione e di dialogo con il territorio, un impegno condiviso per restituire alla città un luogo di cultura vivace, inclusivo e proiettato verso il futuro.

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