Guterres chiede pace a Gaza, si impegna per il cessate il fuoco e la sicurezza a Rafah.

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Liberi di passare gli aiuti umanitari attraverso il confine egiziano.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha rinnovato il suo appello per una rapida cessazione delle ostilità a Gaza e ha sottolineato l’urgente necessità che i convogli di aiuti umanitari accumulati sul lato egiziano del valico di Rafah possano varcare al più presto i confini verso la Striscia di Gaza. Durante la sua visita al punto di passaggio tra Egitto e Striscia di Gaza, Guterres si è impegnato a promuovere un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte nel conflitto e a garantire il rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone colpite dalla violenza.L’arrivo del segretario generale all’aeroporto del Cairo con un jet privato ieri sera è stato seguito da una partenza mattutina per l’aeroporto di Al Arish, dove è stato accolto dal governatore del Nord Sinai, Abdel Shousha. In un clima di tensione e incertezza nella regione, Guterres ha ribadito l’impegno delle Nazioni Unite nel sostenere gli sforzi per raggiungere una soluzione pacifica al conflitto in corso e nel fornire assistenza umanitaria alle popolazioni colpite.La comunità internazionale guarda con crescente preoccupazione alla situazione in Medio Oriente e alla sofferenza della popolazione civile a causa degli scontri armati. Guterres ha espresso la sua determinazione a lavorare insieme alle autorità locali ed internazionali per garantire un accesso sicuro agli aiuti umanitari essenziali e per favorire il ritorno alla normalità nelle zone colpite dalla violenza.In questo momento critico, è fondamentale che tutte le parti coinvolte nel conflitto dimostrino responsabilità e volontà politica per porre fine alle ostilità e avviare un processo di pace duraturo. Il segretario generale ha lanciato un appello urgente affinché sia rispettato il diritto internazionale umanitario e siano tutelati i civili innocenti coinvolti nei combattimenti.La missione delle Nazioni Unite in Medio Oriente continuerà a monitorare da vicino la situazione sul campo e a fornire supporto logistico ed operativo per garantire il successo delle operazioni umanitarie in corso. Lavorando insieme con gli attori regionali e globali coinvolti, si auspica di poter contribuire alla stabilizzazione della regione e alla creazione di condizioni favorevoli per una pace duratura basata sulla giustizia sociale e sulla solidarietà internazionale.

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