La sfida per garantire un’assistenza sanitaria adeguata in Molise si protrae, con l’Azienda Sanitaria Regionale (ASREM) impegnata in un’urgente ricerca di personale medico per colmare lacune professionali che affliggono gli ospedali regionali.
Questa nuova iniziativa, mirata all’assegnazione di dieci incarichi libero-professionali triennali a specialisti in Medicina e Chirurgia con competenze in accettazione e urgenza, rappresenta un ulteriore tassello in un piano più ampio volto a rafforzare il tessuto sanitario locale.
L’ampiezza del bando, deliberatamente esteso a diverse categorie di professionisti – medici in quiescenza, specializzandi, laureati in Medicina e Chirurgia abilitati e regolarmente iscritti all’Ordine – testimonia la gravità della situazione e l’esigenza di attingere a risorse eterogenee.
Tale decisione, lungi dall’essere una mera procedura burocratica, riflette una consapevolezza profonda della complessità del problema.
L’invito a medici pensionati, ad esempio, non solo offre una soluzione temporanea, ma valorizza l’esperienza e la professionalità accumulata nel corso degli anni, integrando un sapere prezioso nel sistema sanitario.
Il fulcro dell’emergenza, come documentato dettagliatamente nel bando ASREM, si concentra sul Pronto Soccorso dell’Ospedale Veneziale di Isernia.
La carenza di personale in questa struttura critica non è semplicemente una questione numerica, ma si traduce in un impatto diretto sulla sicurezza dei pazienti e sulla qualità dell’assistenza erogata.
Ritardi nelle diagnosi, difficoltà nella gestione dei codici rossi, sovraccarico del personale esistente: questi sono solo alcuni dei rischi connessi a una carenza così marcata.
Questo bando, quindi, non è un episodio isolato, ma un sintomo di un problema più ampio che riguarda l’intera regione.
Riflette una combinazione di fattori, tra cui la fuga di talenti verso regioni con migliori opportunità professionali e condizioni di vita, la difficoltà nel rendere attrattive le posizioni lavorative in Molise, e una cronica sottovalutazione del ruolo del sistema sanitario pubblico.
L’ASREM si trova, pertanto, a dover affrontare non solo un’emergenza contingente, ma anche a ripensare il modello di assistenza sanitaria regionale, investendo in politiche di incentivazione per i giovani medici, migliorando le infrastrutture, e promuovendo una cultura della valorizzazione del personale sanitario.
L’esito di questa ricerca di medici sarà cruciale per il futuro della sanità in Molise, e rappresenterà un indicatore chiave della capacità della regione di garantire ai propri cittadini il diritto fondamentale alla salute.
La sfida è complessa, ma l’impegno per superarla è un dovere imprescindibile.