12 luglio 2024 – 13:45
La città di Torino si trova di fronte a una realtà spesso ignorata ma estremamente rilevante: l’accessibilità per le persone con disabilità nei luoghi pubblici e commerciali. Grazie all’impegno della squadra di volontari della Cpd la Consulta, è emerso un quadro preoccupante riguardo alla presenza di barriere architettoniche che ostacolano la piena fruizione degli esercizi commerciali da parte di tutti i cittadini. Attraverso un’accurata mappatura sul campo, è emerso che numerosi esercizi presentano ingressi non conformi alle normative vigenti, con scalini altissimi e assenza di rampe o pedane amovibili.Le normative in materia sono chiare e precise: il regolamento edilizio del Comune impone l’accessibilità totale alle persone con disabilità per tutte le attività commerciali che cambiano destinazione d’uso o vengono ristrutturate. Tuttavia, nonostante questi obblighi di legge, emerge una criticità nell’applicazione e nel controllo delle disposizioni, lasciando spazio a situazioni consolidate di non conformità.La Consulta solleva quindi la necessità urgente di un confronto con le istituzioni comunali per affrontare questa problematica in modo efficace e risolutivo. È essenziale promuovere una maggiore sensibilizzazione tra i negozianti riguardo all’importanza dell’accessibilità universale e garantire controlli periodici sull’effettiva conformità degli esercizi commerciali alle normative vigenti.In questo contesto, il lavoro svolto dal disability manager Antonino Calvano nel nuovo Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche rappresenta un passo significativo verso una città più inclusiva e accessibile per tutti i suoi cittadini. Tuttavia, è fondamentale estendere queste misure anche al settore privato, coinvolgendo attivamente i proprietari degli esercizi commerciali nella creazione di ambienti accoglienti e accessibili per tutti.È tempo di agire con determinazione e responsabilità per garantire a ogni persona il diritto fondamentale di accedere liberamente a tutti gli spazi pubblici e commerciali della propria città, contribuendo così a costruire una società più equa e solidale per tutti i suoi abitanti.
