mercoledì 10 Settembre 2025
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Napoli

Sequestrato lido a Castel Volturno: colpita l’infiltrazione mafiosa.

Un’ulteriore azione di contrasto al potere mafioso nel cuore del litorale domizio scuote Castel Volturno, dove un lido balneare, complesso di attività che include bar e ristorante, è stato posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Questo intervento, coordinato dalle Forze dell’Ordine – Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Guardia Costiera – rappresenta una significativa escalation nella lotta contro l’infiltrazione criminale nel settore turistico-ricreativo, un comparto cruciale per l’economia locale ma vulnerabile a tentativi di appropriazione indebita da parte di organizzazioni dedite al traffico illecito.
L’operazione si fonda sulla rigorosa applicazione dell’articolo 67 del Codice Antimafia, una norma cardine che recide i legami tra la criminalità organizzata e l’accesso a licenze e concessioni demaniali.

Il provvedimento, convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari, segue un iter investigativo condotto con scrupolo e metodo.

Gli approfondimenti svolti dalla Squadra Mobile, dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e dalla Guardia Costiera hanno rivelato una struttura complessa, un meccanismo di occultamento volto a mascherare la vera proprietà e la gestione dell’attività.
Formalmente, il lido risulta di proprietà di una società controllata da una giovane donna residente a Castel Volturno, originaria della provincia di Napoli.
Tuttavia, le indagini hanno smascherato il ruolo centrale di suo padre, un uomo di 57 anni, anch’egli proveniente dalla stessa area geografica, e già condannato in appello per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, elemento che lo qualifica come figura contigua all’organizzazione dei Casalesi.
Questo caso non è un evento isolato, ma si inserisce in una serie di interventi che mirano a erodere il potere economico delle cosche camorriste, che spesso reinvestono i proventi illeciti in attività apparentemente legali per riciclare denaro e consolidare la propria influenza.
Il sequestro del lido rappresenta un segnale forte, un monito rivolto a chi intende sfruttare il tessuto economico locale per fini criminali, dimostrando la determinazione delle istituzioni a tutelare la legalità e a garantire un futuro prospero per la comunità, sottratta all’ombra delle organizzazioni criminali.

L’azione si configura come un tassello fondamentale nella strategia di contrasto alla criminalità organizzata, che mira a colpire non solo i vertici delle cosche, ma anche i loro tentacoli economici, che si estendono in settori chiave dell’economia locale.

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