La condizione di Rafael Leao rappresenta un elemento di incertezza cruciale in vista dell’impegno casalingo contro il Bologna, con il recupero dal riscontro patologico al polpaccio che procede con cautela e richiede attenta valutazione.
L’attaccante rossonero, pilastro imprescindibile del progetto tecnico di Stefano Pioli, sta affrontando le fasi avanzate del protocollo riabilitativo, ma la piena disponibilità, al momento, non è scontata.
L’infortunio, risalente al 17 agosto e maturato proprio durante la vivida conquista della Coppa Italia, ha lasciato un’ombra sulla sua continuità agonistica.
Paradossalmente, la sua prestazione, coronata da una rete, è stata interrotta prematuramente da un problema muscolare che lo ha costretto ad abbandonare il campo.
L’assenza nelle successive sfide contro Cremonese e Lecce ha evidenziato la gravità iniziale della lesione e la necessità di un approccio conservativo.
Durante la recente pausa nazionale, Leao ha intensificato il lavoro a Milanello, sotto lo sguardo vigile dello staff medico e tecnico, mirato a ottimizzare i tempi di recupero.
Tuttavia, l’organizzazione dei tessuti connettivi richiede più tempo di quanto inizialmente previsto, e affrettare i tempi potrebbe compromettere la sua integrità fisica a lungo termine, esponendolo al rischio di recidive.
La decisione finale circa la sua partecipazione alla partita contro il Bologna, pertanto, non sarà dettata da considerazioni tattiche o di risultato, bensì da un’analisi approfondita dei parametri clinici e funzionali.
I prossimi giorni saranno determinanti per osservare l’evoluzione della situazione e valutare se il polpaccio risponda positivamente agli stimoli, permettendo all’azzurro di rientrare in campo senza accusare traumi secondari.
La prudenza, in questo frangente, è imperativa: preservare un talento di questa portata è un investimento nel futuro del Milan.
La presenza di Leao, sebbene auspicabile, non può prevalere sulla salvaguardia della sua salute.