14 luglio 2024 – 10:45
Le carceri italiane sono teatro di disordini e tensioni sempre più frequenti, come denunciato dal sindacato Osapp in merito alla situazione critica nella casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. Le proteste dei detenuti hanno generato caos e pericolo, con quattro agenti della polizia penitenziaria costretti a ricorrere alle cure ospedaliere a causa di intossicazioni. Nella giornata di ieri, venerdì 12 luglio, i detenuti della settima sezione del padiglione B hanno dato inizio a una violenta protesta incendiando la barberia all’interno della struttura. La situazione si è ulteriormente aggravata con gli detenuti della sesta sezione che hanno lanciato bombolette di gas incendiate e altri oggetti contro i cancelli, mettendo a rischio l’incolumità fisica di tutti presenti.Nel frattempo, al padiglione B si è verificata una rissa alla quinta sezione, fortunatamente arginata grazie all’intervento tempestivo del personale penitenziario. Inoltre, i detenuti del secondo piano e alcuni della nona sezione hanno rifiutato di rientrare nelle proprie celle come atto di protesta. Quattro agenti sono stati intossicati durante gli scontri e sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale Maria Vittoria per ricevere le cure necessarie.Il segretario nazionale dell’Osapp, Leo Beneduci, ha evidenziato la gravità della situazione che coinvolge tutte le carceri italiane, da Viterbo a Cuneo, da Trieste a Vercelli fino ad Aosta e Torino. La crisi nel sistema penitenziario italiano è evidente e i protocolli operativi sembrano fallimentari secondo Beneduci. Si chiede al sottosegretario alla giustizia Andrea Del Mastro delle vedove di inviare nei vari istituti dove ci sono rivolte i gruppi speciali GIR per ripristinare l’ordine e la sicurezza.La dichiarazione dello stato di emergenza nazionale delle carceri appare come unica soluzione possibile davanti al persistente caos che minaccia la stabilità delle strutture penitenziarie in Italia.
