A Firenze, dal 12 al 14 settembre, si celebra la 31ª edizione di “Artigianato e Palazzo”, un evento che si configura come un crocevia di eccellenze artigianali italiane ed europee.
Quest’anno, la rassegna, ambientata nel cuore storico della città, accoglie un centinaio di maestri artigiani selezionati, provenienti da un panorama geografico variegato che spazia dall’Inghilterra alla Russia, passando per Germania, Francia, Danimarca, Belgio e Uzbekistan.
L’edizione 2024 non è solo una vetrina di abilità consolidate, ma un vero e proprio stimolo all’evoluzione e all’apertura verso nuove prospettive.
Un elemento distintivo è la mostra “Icone da indossare: quando l’accessorio diventa racconto”, ospitata sotto la Loggia del Buontalenti del Giardino Corsini.
L’esposizione, dedicata alla prestigiosa maison Bulgari, svela i segreti di un processo manifatturiero complesso e meticoloso, svelando il dietro le quinte della creazione di accessori che trascendono la mera funzionalità per diventare veri e propri racconti di storia, tradizione e innovazione.
Per la prima volta, alcuni degli artigiani che operano all’interno della manifattura Bulgari si aprono al pubblico, condividendo le proprie tecniche e passioni direttamente ai visitatori.
L’androne del palazzo si trasforma in un palcoscenico per la mostra “Macro”, ideata dall’interior designer Cosimo Bonciani.
Il progetto ambizioso propone opere su larga scala, realizzate da tredici artigiani, spingendoli ad esplorare nuove dimensioni creative e a superare i confini della loro zona di comfort.
Questa scelta curatoriale non è casuale: mira a stimolare una riflessione sul ruolo dell’artigiano contemporaneo, chiamato a confrontarsi con le sfide del mercato globale e ad abbracciare la sperimentazione come motore di progresso.
La curatela scientifica di Jean Blanchaert dà vita a “Galleria dell’Artigianato: Cromatismi”, una collettiva che esplora il profondo legame tra colore e materia, offrendo una prospettiva inedita sulla relazione tra l’abilità manuale e l’espressione artistica.
Nuova quest’anno è anche la sezione “Artigiani golosi”, che celebra l’artigianalità nel settore agroalimentare, valorizzando le produzioni locali e il legame con il territorio.
Come da tradizione, l’evento è integrato da laboratori gestiti da cooperative sociali, un segnale tangibile dell’impegno verso l’inclusione sociale e la valorizzazione del lavoro etico.
“Artigianato e Palazzo” si conferma quindi un evento di respiro internazionale, un punto di incontro tra tradizione, innovazione e responsabilità sociale, un invito a guardare oltre i confini e a creare connessioni significative nel mondo dell’artigianato.