giovedì 11 Settembre 2025
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Vendemmia 2025: Stabile la Liguria, ripresa record per il vino italiano

La viticoltura ligure si appresta ad affrontare la vendemmia 2025 con un quadro produttivo sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, mantenendo una resa stimata di circa 41.000 ettolitri.
Questo dato, pur rappresentando una lieve contrazione rispetto alla media quinquennale (2020-2024), che si attestava a 42.000 ettolitri, si inserisce in un contesto vitivinicolo nazionale in rapida ripresa.
Le proiezioni, elaborate congiuntamente da Assoenologi, Unione Italiana Vini (UIV) e Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA), con il supporto del Ministero dell’Agricoltura e delle Regioni, delineano una ripresa significativa per l’intero settore vitivinicolo italiano.
Si prevede un incremento complessivo della produzione nazionale nell’ordine dell’8% rispetto alla passata annata, un segnale di ritorno a livelli produttivi più in linea con le medie pluriennali, dopo due vendemmie che avevano evidenziato le difficoltà legate a fattori climatici avversi (un incremento del 2% rispetto alla media del biennio 2024-2025).
Questa ripresa consolida il primato italiano nel panorama vitivinicolo mondiale.

L’Italia conferma la propria leadership a livello globale, superando significativamente i volumi di produzione di Francia (37,4 milioni di ettolitri) e Spagna (36,8 milioni di ettolitri), i suoi principali competitor europei.

Oltre alla quantità, la ripresa produttiva italiana si preannuncia cruciale anche per la qualità.

Un’annata favorevole, caratterizzata da condizioni climatiche più stabili e un adeguato apporto idrico, si traduce potenzialmente in uve più mature e sane, con conseguente miglioramento delle caratteristiche organolettiche del vino.
Questo aspetto è particolarmente rilevante per i vini liguri, spesso contraddistinti da profili aromatici complessi e una notevole eleganza, che richiedono una cura meticolosa in ogni fase della produzione, dalla vigna alla cantina.

In un contesto globale caratterizzato da crescenti sfide ambientali ed economiche, la resilienza del settore vitivinicolo italiano testimonia l’importanza del know-how tradizionale, della sostenibilità e dell’innovazione.
La viticoltura ligure, con le sue peculiarità territoriali e la sua profonda connessione con il territorio, è chiamata a interpretare questa ripresa come un’opportunità per valorizzare il proprio patrimonio enologico e affrontare il futuro con rinnovato ottimismo.

La sfida, ora, sarà quella di bilanciare la quantità con la qualità, preservando l’identità dei vini liguri e rispondendo alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.

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