giovedì 11 Settembre 2025
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Traffico di uccelli canori: scoperta sconvolgente a Villa San Giovanni.

Un’operazione dei Carabinieri di Villa San Giovanni ha portato alla luce una drammatica vicenda di traffico illegale di fauna selvatica, svelando una rete di sfruttamento che coinvolge specie di uccelli canori protette.

Più di duemila duecento individui, appartenenti a specie come il fringuello, il cardellino, il verzellino e il verdone, sono stati rinvenuti ammassati in gabbie rudimentali all’interno di un veicolo diretto verso la Sicilia, in prossimità degli imbarcaderi.
La scoperta, frutto di un controllo stradale di routine, ha rivelato condizioni di vita inaudite per gli uccelli.
Il sovraffollamento e la mancanza di ventilazione avevano già causato la morte di alcuni esemplari, mentre i sopravvissuti presentavano evidenti segni di stress e maltrattamento, testimoniando una profonda disattenzione per il loro benessere.

L’intervento del Servizio Veterinario Provinciale, chiamato a valutare lo stato di salute dei volatili, ha confermato la necessità di un intervento immediato, sebbene abbia stabilito che la maggior parte degli esemplari fosse recuperabile e idonea alla liberazione.
L’azione di contrasto si inserisce in un contesto preoccupante, segnato da un mercato nero florido che alimenta la domanda di esemplari di uccelli canori, spesso catturati illegalmente per poi essere venduti a collezionisti o appassionati.
Gli investigatori stimano che il valore commerciale di questi individui, se venduti attraverso canali illegali, avrebbe potuto generare un profitto illecito di circa duecentomila euro, cifre che testimoniano la portata economica di questo crimine contro la natura.

Il conducente del veicolo è stato denunciato per una serie di reati gravi che includono maltrattamento di animali, detenzione di fauna selvatica in condizioni di afflizione, uccisione e possesso illegale di specie protette.
L’episodio solleva importanti questioni etiche e ambientali, evidenziando la vulnerabilità della fauna selvatica di fronte all’avidità umana e l’importanza di rafforzare i controlli e le sanzioni per contrastare il bracconaggio e il commercio illegale di animali.

La liberazione degli uccelli rappresenta un piccolo passo verso la restituzione degli esemplari al loro habitat naturale, ma sottolinea la necessità di un impegno costante per la protezione della biodiversità e la tutela del patrimonio faunistico italiano.

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