giovedì 11 Settembre 2025
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I Sentieri del Sacro: un viaggio interiore in fotografia.

Dal 13 settembre al 12 ottobre, il Tempio di Pomona a Salerno si trasforma in un palcoscenico visivo dedicato alla ricerca interiore, accogliendo la mostra fotografica “I sentieri del sacro”.
L’iniziativa, promossa in sinergia con il Meeting di Rimini e la Fondazione Teatro Garibaldi di Modica, e realizzata dall’Associazione Culturale Tempi Moderni in collaborazione con la Fondazione della Comunità Salernitana Ets e Salerno Opera, esplora il cammino spirituale attraverso l’obiettivo di alcuni dei più significativi fotografi del nostro tempo.
La mostra, inserita nel contesto delle celebrazioni in onore di San Matteo Apostolo, patrono di Salerno, presenta un corpus di oltre cinquanta fotografie e un’opera video, testimonianza del profondo impegno di figure artistiche di calibro internazionale.
Gianni Berengo Gardin, Antonio Biasiucci, Giorgia Fiorio, Mimmo Jodice, Mario Giacomelli, Ferdinando Scianna, affiancano nomi di risonanza globale come Sebastião Salgado, Markéta Luskačová e Harun Farocki, in un dialogo visivo che trascende confini geografici e culturali.

La sfida di rappresentare il sacro, di catturarne l’essenza sfuggente, si rivela un percorso arduo e affascinante per il fotografo.

Non si tratta di documentare una religione specifica o di descrivere un rituale preciso, ma di sondare le profondità dell’esperienza umana, di rivelare la connessione intima tra l’individuo e il trascendente.
La mostra, in questo senso, si configura come un’indagine antropologica e filosofica, volta a comprendere il ruolo della fede nella società contemporanea.
L’immagine fotografica, in questo contesto, non è un mero strumento di registrazione, ma un mezzo per evocare, per suggerire, per creare un’atmosfera di sospensione e contemplazione.
Attraverso gesti, sguardi, oggetti, riti, danze, preghiere, processioni e incontri, i fotografi invitano lo spettatore a intraprendere un proprio viaggio interiore, a riflettere sul senso della vita e sulla ricerca di significato.

L’equilibrio precario tra presenza e assenza, tangibile e intangibile, manifesto e nascosto, permea ogni scatto, rivelando la natura paradossale del sacro: un mistero che si manifesta nella quotidianità, una fede che si radica nella concretezza dell’esistenza, una ricerca che si nutre di speranza e di fede.

La mostra, quindi, non offre risposte definitive, ma stimola la riflessione, invita all’empatia, e celebra la resilienza dello spirito umano.

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