Dopo una lunga serie di incontri e riunioni andate a vuoto, finalmente si è raggiunta una decisione chiara e condivisa per quanto riguarda le nomine al vertice di Cassa depositi e prestiti. Grazie al quinto tentativo, i soci Mef e le fondazioni bancarie hanno finalmente trovato un accordo che ha portato all’allargamento del consiglio di amministrazione da nove a undici membri. Questo cambiamento ha consentito di rispettare la quota rosa, garantendo la presenza delle donne in cda che sono passate da quattro a cinque, arrivando così al 40% previsto.L’assemblea straordinaria convocata per ratificare l’allargamento dell’organo di governance è stata seguita da una riunione ordinaria per procedere alle nomine ufficiali. Durante queste importanti fasi decisionali, è stato confermato Giovanni Gorno Tempini come presidente e è stato nominato Dario Scannapieco come amministratore delegato.Questo risultato rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore parità di genere e inclusione nelle istituzioni finanziarie di rilievo come Cassa depositi e prestiti. La volontà di rispettare le quote rosa dimostra un impegno concreto verso la promozione della diversità e dell’equità all’interno dell’organizzazione. Sono sicuramente tempi interessanti per Cdp, con nuove energie e competenze che entreranno a far parte del consiglio di amministrazione, pronte a contribuire alla crescita e allo sviluppo dell’istituzione nel suo ruolo chiave nel panorama economico nazionale.
“Decisione condivisa per nomine al vertice di Cassa depositi e prestiti: quota rosa rispettata al 40%”
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