domenica 14 Settembre 2025
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Aosta

Nuova legge sulla montagna: svolta per sviluppo sostenibile e tutela.

La recente approvazione parlamentare della nuova legge sulla montagna segna una svolta cruciale per lo sviluppo sostenibile e la tutela di questi territori, frutto di un processo partecipativo e di un’evoluzione legislativa decennale.

L’assessore alle Politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, in qualità di punto di riferimento per le regioni italiane nella Conferenza delle Regioni, ha guidato l’iniziativa, affiancando il governo e il Parlamento nella definizione di un testo significativamente migliorato rispetto alla legislazione preesistente.
La novità più rilevante introdotta dalla legge risiede nella sua precisa definizione del concetto di “montagna”, un aspetto che in passato ha generato inefficienze e dispersioni di risorse dovute a interpretazioni eccessivamente estese.
La nuova perimetrazione, frutto di un’attenta analisi e di una profonda comprensione delle peculiarità ambientali e socio-economiche, mira a concentrare gli interventi e le risorse laddove realmente necessarie, massimizzando l’impatto positivo.

Nonostante i progressi significativi, l’assessore Caveri riconosce che le risorse finanziarie attualmente disponibili non sono ancora sufficienti a coprire integralmente le molteplici esigenze dei territori montani.
Tuttavia, la direzione tracciata dalla nuova legge, con la sua attenzione alla specificità dei contesti alpini e appenninici, apre la strada a un futuro di sviluppo mirato e sostenibile.
L’Union Valdôtaine sottolinea il ruolo centrale della Valle d’Aosta come modello di autogoverno e di gestione virtuosa delle risorse montane, un esempio emulato da molte altre regioni italiane.

Il deputato Franco Manes, in stretta collaborazione con la senatrice Spelgatti e con l’impegno costante della Regione, ha contribuito in modo determinante all’affinamento della legge, apportando modifiche e integrazioni cruciali durante l’iter parlamentare.
La nuova legge non rappresenta un punto di arrivo, bensì un trampolino di lancio per una politica montana più efficace e inclusiva.

Essa incarna un approccio olistico che tiene conto non solo delle sfide ambientali, ma anche delle esigenze delle comunità locali, promuovendo la conservazione del patrimonio culturale, lo sviluppo di attività economiche sostenibili e la creazione di opportunità di lavoro per le giovani generazioni.
Il futuro delle nostre montagne dipende dalla nostra capacità di tradurre in pratica i principi e gli obiettivi delineati da questa legge, con impegno, visione e responsabilità condivisa.

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