venerdì 12 Settembre 2025
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Tax Credit Cinematografici: Indagine Shock a Roma

La Procura di Roma ha avviato un’indagine complessa e articolata che coinvolge un panorama esteso di produzioni cinematografiche e di società operanti nel settore audiovisivo.

L’inchiesta, che si sviluppa da tempo, si concentra sull’utilizzo del sistema dei *tax credit* destinati al finanziamento di opere cinematografiche, sollevando interrogativi significativi sulla trasparenza e sulla corretta applicazione di queste agevolazioni fiscali.
Al cuore dell’indagine, tuttora priva di indagati formali, si collocano possibili irregolarità e abusi legati alla pubblica amministrazione e a pratiche economiche potenzialmente illecite.

L’attenzione dei magistrati, che operano nella sede di piazzale Clodio, è rivolta a un numero considerevole di società, alcune delle quali hanno contribuito alla realizzazione di un vasto repertorio di film.
Tra le realtà sotto esame figura la One More Picture, una società di produzione fondata da Manuela Cacciamani, attualmente amministratore delegato del complesso Cinecittà.

Questa circostanza aggiunge un elemento di particolare rilevanza all’indagine, considerando il ruolo strategico e il peso di Cinecittà nel tessuto economico e culturale del cinema italiano.

La Procura ha esteso il suo sguardo anche alla società responsabile della produzione di un’opera cinematografica associata a un evento drammatico di estrema gravità: il duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphili, per il quale è accusato Francis Kaufmann, un cittadino americano di 49 anni.

La connessione tra la produzione cinematografica e questo tragico episodio solleva interrogativi sulla possibile convergenza di dinamiche finanziarie, professionali e personali, richiedendo un’analisi approfondita e multidisciplinare.

L’indagine, strutturata in cinque fascicoli distinti, mira a ricostruire l’intero flusso di denaro pubblico erogato attraverso il sistema dei *tax credit*, verificando la rispondenza dei requisiti formali e sostanziali richiesti per l’accesso a queste agevolazioni.

L’obiettivo è accertare se le società beneficiarie abbiano effettivamente realizzato gli investimenti promessi, generando i benefici economici e occupazionali previsti, o se abbiano manipolato il sistema per ottenere profitti indebiti, a danno dell’erario e della collettività.
Le verifiche si concentrano anche sulla validità delle fatture emesse, sulla regolarità dei contratti di lavoro stipulati e sulla veridicità delle dichiarazioni presentate alle autorità competenti.
L’indagine si prefigge di illuminare le zone d’ombra che avvolgono il sistema dei *tax credit* cinematografici, promuovendo una maggiore responsabilità e trasparenza nel settore audiovisivo e contribuendo a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

La complessità del caso suggerisce un’analisi che vada oltre la semplice verifica formale, toccando aspetti di diritto penale economico, diritto amministrativo e diritto del lavoro.

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