giovedì 11 Settembre 2025
22 C
Ancona

Nuovo Patto per le Marche: Oltre la Politica, Un’Alleanza per lo Sviluppo

Un Nuovo Patto per le Marche: Oltre la Polarizzazione, Verso una Visione CondivisaIl dibattito pubblico ad Ancona, volto a delineare il futuro delle Marche, si è configurato non come una semplice contesa elettorale, ma come un’occasione cruciale per riflettere sul rapporto vitale tra le istituzioni regionali e il tessuto produttivo locale.

L’intervento del presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, ha fornito una cornice interpretativa che ha superato la dicotomia tra i candidati Francesco Acquaroli (centrosinistra uscente) e Matteo Ricci (centrodessistra), ponendo l’accento su una necessità impellente: la creazione di una nuova alleanza strategica.
Questa alleanza non può essere intesa come un mero accordo formale, ma come un vero e proprio patto programmatico fondato su una visione condivisa dello sviluppo regionale.

Si tratta di un cambiamento di paradigma che richiede un superamento delle logiche settoriali e di campanile, a favore di una prospettiva olistica e integrata.
Il sistema produttivo marchigiano, da sempre caratterizzato da una forte presenza di piccole e medie imprese, si trova ad affrontare sfide complesse e interconnesse.
La globalizzazione, la transizione ecologica, la digitalizzazione, l’invecchiamento della popolazione e le recenti crisi geopolitiche impongono una risposta rapida, innovativa e coordinata.
L’azione delle istituzioni regionali deve trascendere la mera gestione delle politiche esistenti, assumendo un ruolo attivo di guida e di facilitazione.
Ciò implica la promozione di investimenti in ricerca e sviluppo, l’incentivazione della formazione continua, la semplificazione burocratica, la creazione di infrastrutture digitali avanzate e il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese.

Un elemento chiave di questa nuova alleanza è la valorizzazione del capitale umano.
Le Marche devono attrarre e trattenere talenti, offrendo opportunità di lavoro qualificate e un ambiente favorevole all’innovazione.
È fondamentale investire nell’istruzione, dalla scuola all’università, promuovendo percorsi formativi allineati alle esigenze del mercato del lavoro.

La transizione ecologica, peraltro, non deve essere percepita come un vincolo, ma come un’opportunità per la crescita sostenibile.
Le imprese marchigiane possono diventare protagoniste nello sviluppo di tecnologie verdi e nella produzione di beni e servizi a basso impatto ambientale.

Inoltre, la digitalizzazione rappresenta un fattore abilitante per la competitività.

Le imprese devono adottare soluzioni digitali innovative per migliorare l’efficienza, la produttività e la capacità di raggiungere nuovi mercati.
L’alleanza tra istituzioni e sistema produttivo deve essere un processo continuo e partecipativo, che coinvolga tutti gli attori rilevanti: imprese, sindacati, associazioni di categoria, università, centri di ricerca, enti locali.

Solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo sarà possibile definire una strategia di sviluppo condivisa e sostenibile, in grado di garantire un futuro prospero per le Marche.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -